Scatterà a maggio l’operazione solidarietà che riguarda le pensioni più elevate, superiori a 100mila euro lordi l’anno, in pagamento a non più 24mila persone e che dovrebbe assicurare quest’anno risparmi per 76,1 milioni di euro. Sempreché il governo non decida di spostare ancora l’intervento vista la coincidenza con l’appuntamento elettorale. Il direttore generale dell’Inps, Gabriella Di Michele, in audizione alla Camera ha spiegato che l’Istituto è pronto a garantire con le pensioni di aprile la nuova perequazione all’inflazione, misura che a regime farà risparmiare circa 2,2 miliardi tagliando nella gran parte dei casi gli assegni per non più di 70 centesimi.
Solo il mese successivo potrebbe quindi scattare il prelievo sulla parte retributiva degli assegni cosiddetti d’oro. Non è ancora chiaro come verranno conguagliati i primi mesi dell’anno, un recupero sulle pensioni in pagamento che sarà minimale sul fronte della nuova indicizzazione all’inflazione ma che potrebbe rivelarsi molto pesante per gli assegni d’oro. Da qui la delicatezza dell’intervento.
È prevista una clausola di salvaguardia per garantire che le pensioni colpite dal taglio non scendano in nessun caso sotto la soglia dei 100.000 euro lordi annui, e sono escluse le pensioni interamente liquidate con il sistema contributivo. E’ il caso, per esempio, di una pensione elevata conseguita dopo un’operazione di totalizzazione.
La norma prevede che all’operazione solidarietà si adeguino, nell’ambito della loro autonomia, anche gli organi costituzionali e di rilevanza costituzionale. I risparmi verranno raccolti in appositi fondi da attivare in Inps e gli altri enti previdenziali interessati. Secondo una interpretazione diffusa, al momento non smentita dal governo, sono escluse le pensioni erogate dalle Casse dei professionisti.
Escluse anche le pensioni di invalidità, i trattamenti pensionistici di invalidità (legge 222/1984), i trattamenti pensionistici riconosciuti ai superstiti e i trattamenti riconosciuti a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche (legge 466/1980 e legge 206/2004).
Il Sole 24 Ore