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Programma consumatori 2014-2020, il Parlamento europeo stanzia 189 miliardi di euro per i prossimi sette anni

La protezione dei consumatori europei si rafforza anche (anzi soprattutto) online, grazie al nuovo “Programma consumatori 2014-2020?: dopo due anni di negoziati si è raggiunto un accordo e il Parlamento europeo ha stanziato a larga maggioranza (630 sì, 42 no e 12 astenuti) 189 miliardi di euro per i prossimi 7 anni, in prosecuzione del Programma 2007-2013.

Dopo più di due anni di negoziati, si è finalmente giunti ad un accordo: il programma europeo per i consumatori 2014-2020 non sarà ricchissimo, con meno di 200 milioni per sette anni, ma costituirà comunque una grande responsabilità per l’Unione. Definendo gli orientamenti fino al 2020 infatti, il testo cerca di dare un nuovo impulso e guardare al futuro, alla ricerca di nuovi obiettivi: una maggiore sicurezza dei consumatori (rafforzando e migliorando i controlli sui prodotti con una sorveglianza dei mercati estesa a tutta l’Unione), una migliore informazione ed educazione dei consumatori stessi ed, infine, il rafforzamento dei loro diritti e della tutela degli stessi. Tutti obiettivi da raggiungere promuovendo la collaborazione tra organismi nazionali competenti e garantendo servizi di consulenza a favore degli stessi consumatori.

Il programma tenta di procedere cercando di dare una certa continuità ai correttivi adottati finora e, malgrado tenga conto della crisi, del contesto economico attuale e del fatto che i consumatori siano stufi della complessità d’informazione, punta anche su piattaforme telematiche che consentano il confronto online di prezzi e qualità dei servizi.

Per il dicembre del 2017 sono previsti un punto di situazione sull’attuazione del programma e l’eventuale nascita di una proposta legislativa adeguata al futuro. In tale data si opterà quindi per il rinnovo del programma o, qualora fosse mutato il contesto, per la sua modifica o sospensione. Il programma dei consumatori dovrebbe assicurare un elevato livello di protezione, dando pieno sostegno agli obiettivi della strategia Europa 2020 in materia di crescita e di competitività, facendo in modo che la digitalizzazione migliori effettivamente il livello di benessere dei consumatori: garantire la tutela dei consumatori anche in rete quindi, potenziando i servizi informatici da poter utilizzare e sfruttare.

Durante la seduta plenaria del Parlamento Europeo di martedì 14 gennaio è stata ribadita più volte anche la necessità di utilizzare le risorse nel modo più efficiente possibile: tutelare i consumatori significa anche informarli. L’informazione è fondamentale, affinché i cittadini possano compiere scelte d’acquisto consapevoli, non basate solo sul mero confronto dei prezzi ma anche della qualità. Altro target del programma 2014-2020 è la crescita sostenibile. Si punta a promuovere modelli di consumo più sostenibili, prendendo in considerazione anche la situazione specifica dei consumatori, con particolare attenzione alla categoria dei consumatori vulnerabili. Tra i sistemi finanziati ci sarà anche RAPEX, un sistema europeo che consente di verificare la sicurezza dei prodotti.

In tempi di crisi economica e recessione la fiducia di cittadini e consumatori è inevitabilmente ridotta. Durante la seduta plenaria, il Parlamento ha sottolineato come le azioni volute dal programma aumenteranno la fiducia dei consumatori europei verso il mercato unico. In questo ambito, compito specifico della Commissione Europea sarà l’adozione di misure atte a tutelare i cittadini dell’Unione contro possibili frodi, corruzione ed altre attività illecite.

Molteplici saranno anche gli organismi che potranno usufruire dei finanziamenti, ad esempio organizzazioni non governative senza scopo di lucro, organizzazioni rappresentative dei consumatori ed organismi internazionali che promuovono principi e politiche che possano contribuire agli obiettivi del programma. Potranno beneficiarne però anche le specifiche iniziative degli Stati Membri nate per tutelare dei consumatori. Al programma possono partecipare i Paesi facenti parte dello Spazio Economico Europeo ma anche Paesi terzi, soprattutto se candidati o in via di adesione all’Unione, oppure che aderiscono alla Politica Europea di Vicinato.

Come detto, un programma, seppur piccolo, di non poco conto: come ha ricordato Robert Rochefort, europarlamentare francese membro della commissione per il Mercato interno e la Protezione dei Consumatori, difendere gli interessi dei consumatori è una missione che non può essere considerata di portata “inferiore” rispetto a quella di nessun altro programma. Per un punto di situazione sull’attuazione e un’eventuale rivalutazione di obiettivi e missioni, appuntamento dunque al 2017. Solo allora sarà chiaro l’impatto di questo programma, che lo stesso Rochefort non ha esitato a definire come “assolutamente indispensabile”.

Obiettivi

In continuità con la precedente programmazione, l’obiettivo generale del nuovo programma è sostenere la futura politica dei consumatori ponendo questi ultimi al centro del mercato unico e permettendo una loro attiva partecipazione. In particolare, saranno perseguiti quattro obiettivi specifici:

sicurezza: rafforzamento e miglioramento della sicurezza dei prodotti mediante un’efficace sorveglianza del mercato in tutta l’UE;

educazione e informazione: miglioramento dell’educazione e dell’informazione dei consumatori e loro sensibilizzazione sui propri diritti, sviluppo di una base di informazioni sulla quale la politica dei consumatori è fondata ed interventi a sostegno delle organizzazioni dei consumatori;

diritti e ricorsi: rafforzamento dei diritti dei consumatori, in particolare tramite iniziative di regolamentazione e il miglioramento dell’accesso a mezzi di ricorso, compresa la risoluzione alternativa delle controversie;

tutela dei diritti: promozione della tutela dei diritti dei consumatori mediante il rafforzamento della collaborazione tra gli organismi nazionali competenti e tramite servizi di consulenza ai consumatori.

Le sovvenzioni erogate dal programma – per le quali il cofinanziamento previsto varia, a seconda del tipo di azione, tra il 50% e il 95% dei costi ammissibili – possono avere come beneficiari, tra gli altri: organizzazioni europee dei consumatori; organizzazioni non governative senza scopo di lucro ed autorità degli Stati membri che si occupano di promozione, tutela della salute, sicurezza ed interessi dei consumatori; organismi preposti allo sviluppo su scala europea di codici deontologici, migliori prassi e linee guida finalizzate a facilitare la comparazione dei prezzi, della qualità dei prodotti e della sostenibilità; organismi preposti al trattamento dei reclami, istituiti e operanti negli Stati membri e nei Paesi dell’Associazione europea di libero scambio partecipanti allo Spazio economico europeo.

Il programma sarà attuato dalla Commissione tramite l’adozione di programmi di lavoro annuali che definiranno, in particolare, le priorità di attuazione e le iniziative da adottare, i criteri di selezione delle proposte e il calendario dei previsti inviti a presentare proposte e offerte.

Il punto di vista europeo

BEUC, l’associazione europea dei consumatori, pur sostenendo la proposta della Commissione, ritiene che un budget cosi’ limitato non sia sufficiente a sostenere una delle poche politiche dell’UE in grado di avere un impatto diretto sulla vita dei cittadini europei. Inoltre, essa mette in luce problemi di coerenza che potrebbero essere causati dalla discrepanza temporale tra la pubblicazione della proposta del programma (2011) e dell’Agenda dei consumatori (2012). Infine, l’organizzazione, oltre ad esprimersi su ciascuno dei quattro ambiti di intervento del programma, ne chiede l’introduzione di un quinto che abbia lo scopo di finanziare una maggiore partecipazione delle associazioni indipendenti dei consumatori ai gruppi di lavoro relativi alle diverse politiche per le quali è richiesto il loro input.

26 gennaio 2014

 

 

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