Protocollo intesa. Una task force contro le frodi comunitarie
Siglato oggi, presso il Comando generale della Guardia di finanza, il protocollo d’intesa per la collaborazione tecnico-operativa tra la Guardia di finanza e l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf).
L’accordo offre nuovi strumenti di cooperazione internazionale, adeguandoli alle più recenti e tipologie di frode. Il Protocollo firmato oggi risponde inoltre all’esigenza di rafforzare e migliorare l’attuale sistema di cooperazione con la Commissione europea ai fini di una più incisiva tutela degli interessi finanziari dell’Unione, conformemente alla missione istituzionale della Guardia di finanza, dettata dal dlgs 68/2001 e alla peculiare funzione di preminenza, assegnata al Corpo con il decreto del ministro dell’Interno del 28 aprile 2006, nella realizzazione dei dispositivi di prevenzione e contrasto delle relative frodi. In virtù dei citati accordi, i funzionari europei possono effettuare controlli e verifiche anche presso gli Stati membri; in Italia tali attività sono svolte unitamente a personale della Guardia di Finanza ed i risultati non sono mancati. La collaborazione tra Fiamme Gialle e Olaf, infatti, è iniziata nell’ottobre del 1996, ma da allora sono intervenute importanti modifiche normative comunitarie e nazionali. Nel 1997, il Trattato di Amsterdam ha riformulato l’accordo del 1957 istitutivo della Comunità europea e, nel 1999, l’Ufficio comunitario deputato alla lotta alle frodi è stato riorganizzato con la creazione dell’Olaf. Da allora, l’Olaf ha portato a termine 3.500 indagini recuperando al bilancio dell’Ue oltre un miliardo di euro.
6 giugno 2012