Psichiatra nasconde un milione al Fisco. Lei: «Sarei ai Caraibi»
Neuropsichiatra infantile pizzicata dalla Guardia di finanza di Belluno. Secondo le Fiamme Gialle non avrebbe dichiarato al fisco un milione e 200 mila euro e avrebbe quindi evaso imposte per più di 450 mila euro.
Ma la dottoressa si difende: «Se avessi evaso quella cifra sarei ai Caraibi e non qui a Belluno», dice dopo aver chiuso lo studio, alle 19.30 di ieri sera, alla fine di un’altra giornata di lavoro. «Quella è una cifra irreale. La Finanza non tiene conto, per esempio, delle vendite di alcuni immobili e di altre fonti», spiega la neuropsichiatra Viviana Werlick, 64 anni, molto conosciuta nel Bellunese. «Le spiegazioni le darò all’autorità competente e non ai giornali, ma non sono preoccupata. Dalla mia parte ci sono 49 anni di carriera professionale svolta sempre con serietà», risponde serenamente e con cortesia la dottoressa. Eppure per le Fiamme gialle della compagnia di Belluno, dirette dal capitano Luigi Mennella, i compensi non dichiarati al Fisco ci sarebbero tutti. La cifra di un milione e 200 mila euro infatti sarebbe il prodotto di evasioni sistematiche protratte per cinque anni di tempo. I militari della compagnia di Belluno, partendo da un’approfondita analisi di rischio attraverso lo sviluppo e l’incrocio di informazioni tratte dalle banche dati, da attività di intelligence e dal controllo economico del territorio, nelle settimane scorse avevano acceso i riflettori sull’attività della professionista bellunese. La documentazione acquisita presso lo studio della dottoressa aveva evidenziato, subito, gravi indizi di evasione, come la notevole sproporzione tra gli appuntamenti annotati in agenda e il numero di documenti fiscali emessi. Dopo i riscontri contabili le Fiamme Gialle hanno avviato accertamenti bancari riuscendo a quantificare gli incassi, che con frequenza settimanale la psichiatra versava in contanti sui propri conti correnti, a titolo di profitto delle prestazioni (sanitarie) effettuate senza il rilascio ai pazienti di alcun documento fiscale. La professionista, per i periodi sottoposti a controllo, ha presentato regolarmente le dichiarazioni dei redditi, ma secondo le Fiamme Gialle avrebbe presentato una situazione decisamente inferiore a quella reale. Il totale dichiarato dalla dottoressa infatti ammonta a un dodicesimo del reddito professionale effettivamente percepito. Per questo i militari hanno chiesto l’adozione di misure cautelari a garanzia delle macate entrate vantate dal Fisco. Nei prossimi giorni dunque la Finanza potrebbe procedere con il sequestro dei beni della neuropsichiatra ai fini amministrativi. La Guardia di Finanza ha comunicato che all’inizio dell’anno sono stati avviati vari controlli nei confronti di diverse categorie professionali: avvocati, medici, notai, architetti, promotori finanziari. Sotto la lente delle Fiamme Gialle bellunesi sono finite le posizioni di tutti quei professionisti ritenute «fiscalmente a rischio», quelle cioè più a rischio di evasione, selezionate sulla base di indicatori ricavati dall’azione di intelligence, dal controllo economico del territorio, dalle banche dati, dalle dichiarazioni dei redditi, dal tenore di vita, dalle disponibilità patrimoniali, da analisi di settore
Il Corriere del Veneto – 2 ottobre 2012