In riferimento all’odierno comunicato stampa dei legali dell’Anmvi (“I legali dell’ANMVI: da LAV grave vulnus a libertà costituzionalmente tutelate”), la LAV (www.lav.it) ritiene che:
a distanza di cinque giorni dalla diffusione della notizia di tre nuovi medici veterinari schierati a favore di Green Hill, Anmvi comunica che è ancora in attesa da Green Hill di una smentita della disponibilità del presidente Marco Melosi a effettuare consulenza a favore dell’allevamento per la vivisezione.
Se è effettiva l’estraneità del dott.Melosi alle attività di Green Hill, visto l’uso a quel punto fraudolento fatto del suo nome da parte della società, tanto da inserirlo fra i propri tre consulenti di difesa per ottenere il dissequestro dei beagle operato dalla Procura di Brescia, non si capisce come mai i legali dell’Anmvi annunciano azioni legali contro la LAV e non contro Green Hill e contro chi ha fornito il nome di Melosi senza il suo consenso; certamente non è stata la LAV a fare il nome di Melosi tra i consulenti di Green Hill ma, ancora, tra le tante smentite nessuno dice chi sia stato a fare quel nome! Perché i legali dell’Anmvi e il dott. Melosi non dicono chi sia stato e non minacciano azioni legali verso tali persone?
Anmvi non spende un parola di difesa nei confronti del dott.Fornasier, presidente di Sival, federata Anmvi, come Melosi citato da Green Hill come proprio consulente, facendo finta che la Sival non sia parte di Anmvi.
LAV non ha mai invitato a boicottare l’attivitá del dott.Melosi. È solo importante che ognuno si prenda le proprie responsabilità pubblicamente (Green Hill non può essersi inventata da sola il cognome Melosi e non ha inserito i nomi delle altre migliaia di veterinari italiani che poteva inserire).
Ogni veterinario è, ovviamente, libero di prestare attività professionale per chi vuole. Lo faccia però sapendo che non può essere contemporaneamente con un piede in due scarpe, in quella della protezione degli animali e in quella che gli animali li usa.
Anmvi e il suo Presidente Melosi non smentiscono, inoltre, di essersi schierati apertamente contro l’articolo 14 della Legge Comunitaria al voto in Senato, che prevede il sostegno ai metodi di ricerca senza animali e il divieto di allevamento di alcune specie per la sperimentazione.
Prendiamo atto che. ancora ad oggi. Anmvi non spende una parola per i veterinari, alcuni anche suoi associati, che stanno operando per i controlli post uscita dei cani da Green Hill e per coloro che nei propri studi in questi giorni hanno aumentato la propria attività. I veterinari, è vero, non sono tutti uguali.
12 agosto 2012