Sulla Gazzetta ufficiale europea del 23 dicembre è stata pubblicata la Risoluzione del Parlamento europeo del 12 dicembre 2012 sulla protezione degli animali durante il trasporto. Nella Relazione il Parlamento europeo prende nota della relazione della Commissione sullo stato di attuazione del regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio, secondo la quale il suddetto regolamento ha avuto un’influenza positiva sul benessere degli animali durante il trasporto, nonostante persistano gravi problemi dovuti principalmente alla scarsa osservanza e attuazione negli Stati membri.
Tuttavia la relazione non contiene una valutazione complessiva di tutti i costi derivanti, limitandosi a valutare l’impatto sul commercio intra-Ue, le implicazioni regionali e socio-economiche, gli effetti sul benessere degli animali. Pertanto il Parlamento invita la Commissione a presentare una valutazione complessiva di tutti i costi economici, ambientali e sociali, compreso un paragone tra il trasporto degli animali destinati alla macellazione e il trasporto di carcasse e di prodotti alimentari, nonché l’incidenza del trasporto sul prezzo dei prodotti a base di carne.
E’ inoltre opportuno mettere in atto un’ampia campagna di informazione al consumatore sulla normativa europea in materia di benessere animale, fornendo informazioni sui cambiamenti richiesti ai produttori europei allo scopo di rendere più visibili i loro sforzi e migliorare il valore aggiunto delle loro produzioni.
Il Parlamento invita inoltre la Commissione a garantire un’applicazione efficace ed uniforme della legislazione esistente, al fine di garantire l’efficacia e l’attuabilità della legislazione esistente per migliorare le condizioni di trasporto ed evitare squilibri della concorrenza negli Stati membri dell’UE.
Il Parlamento esprime preoccupazione per il fatto che le norme in materia di trasporti di animali siano attuate in maniera molto diversa dai singoli Stati membri; invita pertanto la Commissione ad adottare misure volte a un controllo unificato e globale dell’osservanza delle condizioni di trasporto.
Tra il 2005 e il 2009, il numero di animali trasportati è aumentato significativamente, dell’8 % per i bovini, del 70 % per i suini e del 3 % per gli ovini. I due terzi delle consegne riguardano i trasporti della durata inferiore a 8 ore, mentre il 4 % dei trasporti è più lungo del massimo tempo di viaggio e perciò richiede lo scarico ed il riposo prima di continuare il viaggio.
Secondo il Parlamento gli animali dovrebbero essere macellati il più vicino possibile al loro luogo di allevamento, così come richiesto anche dai consumatori che preferiscono acquistare carne fresca; è quindi necessario individuare le conseguenze che si possono trarre da questa situazione.
Il Parlamento europeo invita anche gli Stati membri ad attuare adeguatamente l’esistente legislazione sul trasporto degli animali e invita la Commissione a sostenere, ove possibile, la lavorazione locale, e promuovere politiche per creare catene di approvvigionamento brevi e trasparenti. A tal proposito la legislazione dell’UE in materia di igiene, non dovrebbe inutilmente ostacolare lo sviluppo di macelli e stabilimenti di trasformazione su ridotta scala regionale o mobili.
Il Parlamento aggiunge che, oltre a considerare le 8 ore massimo di trasporto, dato non supportato da basi scientifiche, il benessere dell’animale durante il trasporto in alcuni casi dipende maggiormente dalle adeguate strutture del veicolo e dalla corretta gestione degli animali e chiede alla Commissione e agli Stati membri di redigere linee guida per le migliori pratiche al fine di migliorare l’attuazione del regolamento (CE) n. 1/2005 e di rinforzare il meccanismo di controllo per garantire il benessere dell’animale. Ricorda infatti che secondo il parere dell’EFSA, oltre alla durata del viaggio, altri aspetti influiscono sul benessere degli animali, quali un corretto carico e scarico, così come le condizioni di progettazione del veicolo.
A causa dei considerevoli investimenti necessari, molte aziende agricole e macelli, soprattutto di piccole dimensioni, hanno cessato l’attività, specialmente nelle aree isolate e periferiche d’Europa. Le considerevoli differenze esistenti tra gli Stati membri per quanto riguarda i costi di adeguamento dei veicoli (tra i 250 e i 6mila euro per l’installazione della navigazione satellitare), influiscono seriamente sulla parità di condizioni dei mercati, fattori che la Commissione non ha analizzato e per i quali il Parlamento richiede di presentare una completa valutazione.
Il Parlamento, inoltre, sottolinea che il considerando 9 del regolamento (CE) n. 1/2005 prevede che, non appena le corrispondenti valutazioni dell’EFSA saranno disponibili, occorre proporre opportune disposizioni riguardanti il pollame; si rammarica pertanto che la relazione della Commissione non tenga conto del trasporto del pollame, nonostante il pollame sia la categoria di animali maggiormente trasportata in Europa; invita di conseguenza la Commissione a rivedere l’attuale legislazione UE in materia di trasporto del pollame sulla base delle recenti prove scientifiche.
Anche alla luce dei negoziati commerciali in corso chiede che la Commissione esiga l’applicazione delle norme dell’UE relative al benessere degli animali e perori l’internazionalizzazione delle disposizioni dell’Unione in materia nel quadro dell’OMC.
Per quanto riguarda i sistemi satellitari il Parlamento invita la Commissione a intraprendere ricerche su come tecnologie esistenti e nuove possano essere applicate ai veicoli per il trasporto di bestiame vivo al fine di regolare, monitorare e registrare temperatura e umidità, elementi fondamentali per il controllo e la protezione del benessere delle specifiche categorie di animali durante il trasporto, in linea con le raccomandazioni dell’EFSA.
Le ispezioni devono essere effettuate uniformemente in tutta l’Unione e devono riguardare una percentuale adeguata degli animali trasportati ogni anno nei singoli Stati membri, al fine di garantire e preservare il buon funzionamento del mercato interno ed evitare distorsioni della concorrenza in seno all’UE. Esorta inoltre la Commissione ad assicurare che i controlli veterinari sugli animali trasportati siano eseguiti al termine del trasporto stesso.
Per concludere il Parlamento riconosce che eventuali carenze nell’attuazione della normativa comunitaria sono spesso il risultato di norme di legge che non sono attuabili nella pratica o sono incompatibili con la legislazione nazionale e invita la Commissione a verificare il regolamento esistente al fine di individuare simili incompatibilità. Le differenze spesso sono relative ai livelli di tolleranza alla violazione del Regolamento e chiede agli Stati membri di introdurre sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive in caso di violazione.
Allo stesso tempo invita gli Stati membri a rafforzare i controlli sull’intera filiera, al fine di eliminare le pratiche che violano il regolamento e che aggravano le condizioni dei trasporti di animali, ad esempio consentire ai veicoli sovraccarichi di continuare a circolare o permettere ai posti di controllo con strutture inadeguate per nutrire, abbeverare e far riposare gli animali di continuare ad essere in uso.
23 dicembre 2015