Regione, 187milioni extra alle Usl per pagare fornitori stremati
Debiti vecchi di oltre un anno, un’azienda attende 26 milioni. E’ una goccia nel mare. Ma è pur sempre meglio di niente. Il governatore Luca Zaia ha dato il via libera al trasferimento di 187 milioni di euro alle Usl, soldi extra, che vanno ad aggiungersi alle rimesse mensili previste dal riparto sanitario, con un vincolo di destinazione ben preciso: dovranno infatti essere utilizzati per pagare i fornitori in attesa.
La cifra certo impallidisce di fronte al debito complessivo delle Usl venete, che si aggira attorno a 1,4 miliardi di euro, ma rappresenta comunque un segnale, la volontà di dare un colpo al timone quando il tempo per un cambio di rotta è oramai agli sgoccioli: perché la crisi non lascia più respiro alle imprese (ce n’è una che attende dalle Usl la bellezza di 26 milioni di euro) e perché il primo gennaio prossimo entrerà in vigore la direttiva europea sui pagamenti, che impone di saldare i conti in sanità entro 60 giorni, pena l’applicazione di interessi di mora altissimi, il 9% al giorno.
I 187 milioni in questione verranno utilizzati in particolare per abbattere le sofferenze oltre i 360 giorni (177 milioni) e parte di quelle da 180 a 360 giorni (444 milioni). La parte rimanente del miliardo e 400 mila euro di fatture nel cassetto, spiegano da Palazzo Balbi, rientrano nei tempi «fisiologici» e non costituiscono un’urgenza. La manovra è stata possibile grazie ai risparmi fatti da alcune Usl, rispetto alla severa road map messa a punto dal segretario generale della Sanità Domenico Mantoan per ripianare le perdite del settore, nell’ambito del bilancio sanitario 2011, chiuso con un avanzo di 140 milioni di euro. Il fondo in eccesso è stato accantonato, in attesa del via libera del ministero della Salute, via libera che è arrivato nei giorni scorsi ed ha permesso alla Regione non solo di sbloccare i fondi, aggiungendo altri 47 milioni recuperati tra le pieghe del bilancio, ma anche di destinarli a quel preciso scopo.
Il 90% di questo extra budget andrà sostanzialmente a quattro Usl (Venezia, Rovigo, Verona e Padova) e all’Azienda ospedaliera di Padova, tutte con pagamenti ben oltre i 360 giorni. «La criticità era evidente – commenta il governatore Zaia – ed in questo senso avevamo dato garanzia che saremmo intervenuti. Il sistema sanitario veneto non è solo un fornitore di assistenza di qualità ai cittadini, ma anche un volano di sviluppo economico e in quanto tale non può permettersi di far attendere mesi e mesi le imprese del settore, tanto più in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando». Quanto alla «goccia nel mare», Zaia rilancia: «La rimessa straordinaria non è un fatto isolato, ma parte di una strategia, della quale fa parte anche il protocollo d’intesa siglato pochi giorni fa tra le banche tesoriere delle Usl, le categorie dei privati convenzionati e dei fornitori per lo smobilizzo dei crediti utilizzando lo strumento dello smobilizzo pro solvendo».
Il Mattino di Padova – 24 novembre 2012