Sulla carta la decisione è presa: gli ottomila forestali confluiranno in un altro Corpo di polizia (quasi sicuramente l’Arma dei Carabinieri) continuando a svolgere con una divisa nuova tutti i compiti assolti finora sul territorio. È stato uno dei passaggi più contestanti della riforma e nel corso dell’esame alla camera alla soppressione dei Forestali s’è aggiunta una delega per la riorganizzazione complessiva degli ordinamenti del personale di tutte le Forze di polizia (ossia Polizia di Stato, Polizia penitenziaria e Corpo forestale, a ordinamento civile, e Carabinieri e Guardia di finanza, a ordinamento militare).
La revisione della norme dovrebbe essere finalizzata a una unificazione di ruoli e alla rideterminazione delle relative dotazioni organiche, «ferme restando le peculiarità ordinamentali di ciascuna Forza di polizia». E un riassetto è previsto anche per i Vigili del Fuoco (circa 32mila quelli in forza), anche in questo caso con il fine di rideterminare le dotazioni organiche e superare l’attuale gerarchia di ruoli e qualifiche.
I tanti difensori dell’autonomia del Corpo forestale dello Stato hanno premuto quasi sempre il tasto della specificità delle funzioni assolte per la difesa del territorio e il contrasto dei crimini ambientali senza mai sollevare la questione dell’impatto che l’incorporazione «ad altra Forza di Polizia» potrebbe avere sulle remunerazioni e i percorsi di carriera degli uomini e delle donne che dovrebbero cambiare divisa. Vale il divieto di “reformatio in peius”, ragion per cui le corresponsioni economiche dei singoli dovranno essere comunque salvaguardate.
Si vedrà come il Governo risolverà questa partita (che naturalmente non riguarda immediatamente i forestali delle Regioni autonome e delle province di Trento e Bolzano, «salve le diverse determinazioni da assumere con i rispettivi Statuti»). C’è da tener conto che la soppressione di un corpo di polizia dovrebbe portare a un risparmio che, per il 50%, sarà reinvestito nel medesimo comparto, così come il 50% del risparmio previsto con il riassetto dei Vigili del fuoco sarà devoluto al medesimo Corpo.
Un’ulteriore modifica introdotta dalla Camera prevede che il personale tecnico del Corpo forestale svolga le funzioni di ispettore fitosanitario, mentre è stato ribadita l’esclusione del passaggio della polizia provinciale a un’altra Forza di polizia, una sorta di norma ad adiuvandum visto che il dl 78 del 2015 appena convertito il legge dispone il transito del personale dei corpi di polizia provinciale nei ruoli della polizia municipale.
Il Sole 24 Ore – 28 agosto 2015