Padova e Verona si contendono il centro delle malattie rare. Il vertice Pdl si è tenuto nell’ufficio del vice governatore Marino Zorzato a Palazzo Balbi. Con lui, il presidente della commissione Sanità Leonardo Padrin, il capogruppo Dario Bond ed il suo vice Piergiorgio Cortelazzo, riuniti per discutere la strategia da mettere in campo lungo l’asse Balbi-Ferro Fini in tema di Province, innanzitutto, e poi su tre questioni di sanità: il riparto 2012, il centro per le malattie metaboliche ed il fondo per gli investimenti nelle Usl.
Quanto al riparto, pare che Padrin si sia fatto portavoce dei malumori dei direttori generali, costretti ad amministrare le aziende sanitarie in perenne attesa del riparto dei fondi su cui è stato accumulato un ritardo record, visto che oramai siamo ad agosto. Dal Balbi, però, nessuna novità: Zorzato ha detto di saperne poco nulla. Stessa sorte tocca al fondo per gli investimenti nelle Usl, che pareva urgentissimo dopo l’approvazione del Piano socio sanitario, ma in giunta ancora non si è visto. Si attende iniziativa dell’assessore alla Sanità Luca Coletto. Infine, il centro di cura per le malattie metaboliche. Per legge si dovrebbe fare a Padova, poi si è pensato di dividerlo tra Padova e Verona, ma il veronese Coletto ha portato in giunta una delibera che lo piazza esclusivamente nella città natale. Immediata la levata di scudi del padovano Zorzato, che ha stoppato la delibera d’accordo con i conterranei Padrin e Cortelazzo. E la palla torna al centro.
Corriere del Veneto – 26 luglio 2012