L’Usl 2 Marca Trevigiana che raggruppa sotto di sé le Usl 7, 8 e 9 potrebbe vedere alleggerito di 14 milioni il suo bilancio. Se ciò si avverasse, la sforbiciata sarebbe pari all’1% dell’attuale dotazione finanziaria che ammonta a circa un miliardo 300 milioni euro. L’ipotesi è inserita nel riparto provvisorio dei finanziamenti alle aziende sanitarie appena approvato dalla Giunta regionale, che configura un taglio complessivo di oltre 60 milioni di euro per le aziende sanitarie venete.
I budget di sei Usl su nove presentano segno meno e Treviso si posiziona al quarto posto nella classifica dei budget corretti al ribasso. «Quattordici milioni sono un taglio importante. L’Usl 2 Marca Trevigiana è la realtà più grande del Veneto, perché Venezia ha mantenuto un’altra Usl, mentre Padova e Verona hanno più popolazione ma anche le aziende ospedaliere. Allora dentro a questo taglio la realtà trevigiana rischia di essere la più penalizzata e potrebbe vedere aggravate delle criticità già presenti come le medicine che scoppiano con letti bis e tris, gli ospedali di comunità che ancora non sono partiti e l’ipotesi che venga ridotto anche il sistema degli appalti sui lavoratori» sottolinea Ivan Bernini, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil, immaginando le conseguenze di un bilancio alleggerito. «Staremo a vedere come evolve la situazione» conclude Bernini «non vorrei che la ripartizione temporanea si trasformasse in qualcosa d’altro: la Regione Veneto che ha l’obbligo di ridurre dell’1,4% le spese del personale, come previsto da finanziaria nazionale, e fino ad oggi lo aveva affrontato chiedendo delle deroghe per il rischio di non garantire i Lea. Se così fosse, il taglio non sarebbe temporaneo e a pensare ancor più male, non vorrei che la manovra in atto fosse di questo tipo: intanto trasferisco alle Usl 60 milioni in meno per dimostrare che la riforma opera la riduzione obbligando i direttori generali a fare comunque una serie di tagli». Sulla questione la Regione ha messo le mani avanti con una nota in cui si precisa che il riparto delle risorse finanziare alle Usl è stato effettuato esclusivamente «su base prudenziale, assolutamente provvisoria e in linea con le indicazioni della Quinta Commissione Consiliare». Rassicurazioni alle quali fa eco Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl 2 Marca Trevigiana, destinataria del taglio da 14 milioni di euro. «I direttori generali devono lavorare con le risorse che vengono loro messe a disposizione» conclude Benazzi «abbiamo l’obbligo di far quadrare i conti ma credo sia come dice l’assessore Coletto». (Valentina Calzavara)
La tribuna di Treviso – 13 gennaio 2017