Finalmente lo show down in Conferenza Stato-Regioni. Arriva oggi a “babbo morto” il riparto delle risorse per 107,466 mld totali per il finanziamento del Fondo sanitario 2015. Arriva in pratica ad anno finito, anche dopo la scelta delle 3 Regioni benchmark (Marche, Umbria e Veneto).
Non esattamente un buon modo di fare. Ma tant’è. A Natale si perdona tutto (a volte). E ora si riparte da quota 111 mld (meno Lea, contratti, chissà se vaccini, “assunzioni” di medici e infermieri). Un 2016 con i brividi. Facciamoci gli auguri. (r.tu.) Il Sole 24 Ore sanità
Arriva sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni, a una manciata di giorni dalla conclusione dell’anno, l’Intesa sulla proposta del Ministero della Salute di deliberazione del Cipe sul riparto tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale 2015. In tutto 107,466 miliardi, tra quote indistinte, quote di riequilibrio e vincolate, che saranno ripartiti tra le Regioni.
Il livello di finanziamento del Ssn ammonta 109 mld e 715 mln, di cui: 106,93 mln di fondo indistinto; 1.855,2 mln di risorse vincolate e programmate (che comprendono le risorse destinate agli obiettivi di piano, inclusi i 400 mln per i farmaci innovativi) e altri 900 mln circa tra fondi vincolati (finanziamento borse di studio e specializzazioni e quote per il sostegno di enti del Ssn) e quote accantonate.
Stella polare del riparto, il calcolo del costo medio standard ottenuto con la media ponderata dei costi delle tre regioni benchmark, ossia Marche, Umbria e Veneto, individuate nella conferenza Stato Regioni del 17 dicembre scorso.
Ecco quanto andrà alle Regioni. Da ripartire – togliendo i fondi destinati alle risorse vincolate per gli obiettivi di piano e quelle accantonate – ci sono quindi 107,466 mld, costituti da: un fondo indistinto, quote di riequilibrio e risorse vincolate.
Il fondo indistinto ammonta a 106,93 mld, nella quale sono ricompresi anche i 50 mln destinati alla cura delle ludopatie.
A questi si aggiungono 100,21 mln destinati alla quota di riequilibrio voluta dall’ex presidente della Regioni Sergio Chiamparino (il 26 novembre scorso) per evitare che nessuna Regione perdesse più dello 0,50 rispetto allo scorso anno;
Quote vincolate. Invece 6,68 mln sono destinati alle quote vincolate per la medicina penitenziaria e 427,4 mln di quote vincolate per altri enti (circa 286 mln per le attività degli Istituti zooprofilattici sperimentali, 146,4 mln per le attività della Croce rossa italiana e 2 mln per il Centro nazionale trapianti
23 dicembre 2015