Certificati, referti, pagamenti e prenotazione di prestazioni sanitarie. A breve si potranno fare e ritirare negli uffici postali periferici. La Regione Veneto e le poste stanno infatti mettendo a punto in queste settimane una sperimentazione con l’obiettivo di mantenere aperto il maggior numero di sportelli nei centri a bassa intensità abitativa.
Il progetto è stato presentato dal vicepresidente del Consiglio Matteo Toscani, dall’assessore all’economia montana Marino Finozzi, dal responsabile grandi imprese e pubbliche amministrazioni del Nordest di Poste Italiane Carlo Stefani e dal responsabile aree privati della Regione Veneto Antonio Capoccelli. «L’incontro ha individuato le opportunità di questa nuova sinergia tra pubblico e privato — spiega Toscani — I piccoli municipi rischiano di essere ridimensionati o razionalizzati, a seguito di fusioni e unioni tra Comuni. La capillarità degli uffici postali potrebbe così essere strategica nell’offerta dei servizi alla cittadinanza».
Corriere del Veneto – 4 aprile 2013