Uno scontro continuo. È quello che da mesi, ormai, sta consumando la Lega e che ora vede come nuovo terreno di battaglia il reintegro nel partito di Giampaolo Bottacin e di altri 21 militanti cacciati da Tosi dopo i fatti di Pontida da un lato; e la secca opposizione del sindaco di Verona alla decisione presa giovedì dai probiviri.
Che durante la riunione di giovedì a Padova hanno ritenuto tutte le sanzioni disciplinari “erogate senza motivi”, definendole inoltre “illegittime dal punto di vista sostanziale non essendo state deliberate nel rispetto delle regole formali, procedurali e di merito stabilite”. Di conseguenza il collegio ha votato e disposto “l’immediata esecutività delle revoche dei provvedimenti disciplinari deliberati”. “Il collegio – riporta il verbale della riunione – precisa altresì che il Consiglio Nazionale della Liga Veneta non ha facoltà di revocare quanto deliberato nella seduta odierna dal collegio dei probiviri della Liga Veneta”. Quindi tutto ristabilito e animi placati? Nemmeno per sogno. Perché sul reintegro arriva il contrordine del segretario veneto della Lega, il sindaco Flavio Tosi. Che bolla come «fantomatica» la riunione padovana del collegio dei probiviri. Precisando, poi, come «fosse anche presente uno dei componenti che risulta sottoposto a provvedimento disciplinare di espulsione», ovvero Paola Goisis. «Per questo – sottolinea l’Ufficio federale diretto da Tosi – quel membro del collegio era tenuto ad astenersi da ogni o qualsiasi partecipazione a riunioni in cui di discutesse di argomenti che lo vedono interessato e, per tali motivi, le decisioni prese dalla riunione devono essere considerate inammissibili e non applicabili». Quindi, sottolinea Flavio Tosi «non può essere sfuggita la tempistica della diffusione della notizia della fantomatica riunione chiaramente tesa a danneggiare il movimento e i suoi candidati sindaci proprio alla vigilia dei ballottaggi».
Il Giornale di Vicenza – 9 giugno 2013