Irregolarità sulla tracciabilità dei prodotti, sulla documentazione commerciale e infrazioni sulle taglie minime del prodotto ittico
TRIESTE – Quasi 600 chilogrammi di prodotti ittici sequestrati e sette multe per 7.500 euro. È il risultato dell’operazione della guardia costiera “Pelagos IV”, che ha impegnato in tutta la regione una quarantina di militari della Direzione Marittima e delle Capitanerie di porto.
Controlli sono stati compiuti sull’ intera filiera della pesca, in mare e a terra, per verificare il rispetto delle norme nazionali e comunitarie a tutela dei consumatori e delle risorse ittiche. Le principali irregolarità riguardano la tracciabilità dei prodotti, frode in commercio, mancanza della documentazione commerciale che identifica il pescato e infrazioni alla normativa che regolamenta le taglie minime del prodotto ittico.
A due grossisti e a una pescheria di Trieste sono state contestate violazioni in materia di tracciabilità, ad un’altra pescheria di Trieste la frode nell’esercizio del commercio; a un grossista della grande distribuzione in provincia di Udine e a uno grossista di Carlino (Udine), invece, la detenzione, trasporto e commercializzazione di prodotto ittico di taglia inferiore a quella minima consentita.
In mare le unità navali della guardia costiera hanno costantemente monitorato l’attività dei pescherecci, verificando tra l’altro il rispetto delle disposizioni sulle distanze minime dalla costa per le unità che pescano a strascico e con reti da posta, e di quelle sulle taglie minime delle specie ittiche. Attenzione è stata rivolta anche a mercati ittici, grossisti, centri commerciali e di grande distribuzione, ristoranti, pescherie, nonché ai punti di sbarco del pescato.
16 agosto 2012 – Il Gazzettino