Via libera alla mozione di Pd, Pdl e Scelta civica sul finanziamento indiretto ai partiti, cioè a un sistema in cui i cittadini potranno sostenere i propri partiti, su base volontaria, a fronte di agevolazioni fiscali.
«La grave crisi economica e sociale che da anni sta schiacciando l’Europa e l’Italia ha reso opportuno il ripensamento di ulteriori interventi di modifica del finanziamento pubblico ai partiti, al fine di porre il sistema politico in linea con i pesanti sacrifici che i contribuenti italiani stanno sostenendo da anni», si legge nella mozione di maggioranza sul ddl che abolisce i finanziamenti pubblici ai partiti, approvata ieri alla Camera. «Le deprecabili e gravi vicende di corruzione politica connesse in taluni casi proprio alla modalità di utilizzazione del finanziamento pubblico ai partiti sono tra le cause della disaffezione dell’opinione pubblica verso la politica e inducono a ritenere il superamento e la disciplina attuale del finanziamento quale passaggio ineludibile per il recupero di credibilità dei partiti e del sistema politico complessivo». La mozione è stata firmata da Pd, Pdl e Scelta Civica. Il testo, che porta la firma di Fiano, Martella, Nardella, De Michelis, Pollastrini, Balduzzi, Gelmini, sottolinea come Governo e Parlamento «stanno lealmente collaborando al fine di giungere quanto prima ad un testo che superi il sistema di finanziamento diretto. Occorre tuttavia – si aggiunge – vigilare affinchè il passaggio da un sistema di finanziamento basato prevalentemente su rimborsi elettorali ad un finanziamento indiretto e su base volontaria, come previsto nel testo del Governo, non si traduca in una limitazione del diritto di tutti i cittadini di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale, con conseguente lesione dell’articolo 49 della Costituzione». La mozione della maggioranza impegna il Governo, «alla luce della discussione relativa al passaggio da un sistema di finanziamento prevalentemente pubblico ad un sistema di finanziamento indiretto fondato esclusivamente su base volontaria e sulle eventuali forme di sostegno indiretto ad attività politiche, ad adottare ogni iniziativa utile a salvaguardare il diritto di tutti i cittadini di associarsi liberamente in partiti per concorrere a determinare la politica nazionale». Inoltre, impegna il Governo «una volta che saranno approvate le nuove disposizioni in materia di finanziamento indiretto e trasparenza dei partiti politici, ad esercitare nel più breve tempo possibile le deleghe ivi previste, con particolare riferimento alla necessità di approntare un testo unico delle disposizioni in materia, nonchè a rendere effettive le eventuali misure di sostegno all’attivita’ politica emanando i necessari atti di normazione secondaria». Sul testo è stata raggiunta l’intesa di Pd-Pdl-Sc con il sì anche dei renziani che ora cantano vittoria proprio perché «sono state recepite le nostre richieste».
18 luglio 2013 – ItaliaOggi