La commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto, su proposta del vicepresidente Claudio Sinigaglia (Pd), ha deciso di comparare i prezzi di alcuni farmaci-tipo, dispositivi medici e servizi erogati dalle Ulss venete con i costi di riferimento elaborati da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e pubblicati dall’Osservatorio dei contratti pubblici.
La prossima settimana la commissione renderà quali voci di spesa sanitaria sottoporrà a comparazione diretta con le tabelle dei costi standard diffuse dall’Osservatorio nazionale. «La spending review che va realizzata per la sanità veneta non è quella dei tagli lineari, ma dell’adeguamento delle spese di ogni singola Ulss ai costi standard e dell’adeguamento ai prezzi di riferimento pubblicati dall’Osservatorio nazionale dei contratti pubblici» ha spiegato Sinigaglia ai componenti della commissione proponendo una verifica immediata per conoscere esattamente «se il Veneto stia pagando i servizi sanitari a dei costi corretti o se invece sta spendendo troppo». L’indagine dell’agenzia nazionale si è svolta nel mese di aprile ed ha riguardato gli acquisti di beni e servizi (ultimo contratto in corso) gestiti direttamente dalle stazioni appaltanti interpellate. “E’ interessante notare – ha osservato Sinigaglia – come quasi tutti i prezzi di riferimento che bisognerebbe adottare siano ben lontani e chiaramente inferiori rispetto a quelli che invece si stanno adottando come prezzi medi tra le diverse Regioni italiane. Il Veneto, che si vanta di avere un sistema sanitario ‘virtuoso’, avvii al più presto questa operazione di verifica sui prezzi praticati da tutte le Ulss venete, cosa doverosa per procedere con tagli di precisione chirurgica e non alla cieca”.
13 luglio 2012