Per il presidente del Piemonte “lo Stato non riesce a riformarsi” e “scarica i problemi sulle regioni”, senza però distinguire tra “virtuosi e irresponsabili”. Secondo le stime di Cota, la spending review costerà al sistema sanitario piemontese 80 mln di euro. Appello ad applicare il federalismo.
“Spending Review: la parola rimanda ad una pratica di eliminazione di quegli sprechi che caratterizzano la Pubblica Amministrazione. In realtà l’operazione consiste in un taglio selvaggio di quei trasferimenti alle Regioni che impattano sui servizi resi ai cittadini”. Così il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha commentato all’interno del suo sito internet la manovra che porterà ad un taglio di 4,7 mld di euro per la sanità nei prossimi 3 anni.
“Lo Stato non riesce a riformarsi e mette un livello di tassazione esorbitante proprio in quei settori (imprese e lavoro) che avrebbero bisogno di interventi di tutt’altro segno e pensa bene di scaricare i problemi sulle regioni – ha scritto il governatore – il fatto è che la sanità non può reggere il taglio in corso d’opera che Monti vuole imporre”.
Cota ha spiegato come il provvedimento per il Piemonte “vorrebbe dire ricevere 80 mln di euro in meno”. “Abbiamo già fatto i salti mortali per mettere sotto controllo i tagli della sanità che erano fuori controllo da anni, abbiamo fatto riforme strutturali per puntare sull’efficienza – ha concluso – non è giusto che siano trattati tutti allo stesso modo, quelli che stanno risanando o sono virtuosi da anni rispetto a quelli che si comportano in modo irresponsabile. Si applichi il federalismo, è l’unico modo per uscirne”.
Quotidiano sanita – 9 luglio 2012