Il Governo ha depositato i suoi emendamenti in Commissione Bilanco del Senato. Oltre al Fondo per i farmaci innovativi, più soldi per bonifica amianto e nuovi criteri riparto Fondo sanitario alle Regioni. Ma resta ancora in sospeso la questione delle risorse 2015 per la sanità. E Chiamparino si augura che ci sia ancora tempo per chiudere accordo col Governo.
Il Governo, tra venerdì e sabato, ha depositato in Commissione Bilancio del Senato diversi emendamenti al ddl Stabilità. Il più rilevante per la sanità è senz’altro quello che istituisce il Fondo per i farmaci innovativi prevedendo uno stanziamento di 1 miliardo nel biennio 2015/2016. Di queste risorse la gran parte (900 milioni) saranno tratte dai fondi a destinazione vincolata già stanziati per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale. Gli altri 100 milioni saranno invece finanziati dallo Stato.
In tutto quindi 1 miliardo di euro in due anni e non 1,5 come si era ventilato negli ultimi giorni. Inoltre, in previsione di possibili sforamenti della spesa a seguito dell’introduzione di farmaci innovativi, vengono anche modificate le regole vigenti del pay back a carico delle aziende farmaceutiche, prevedendo un concorso diretto delle aziende produttrici dei farmaci innovativi che dovessero provocare uno sforamento della spesa.
Resta però ancora in sospeso la soluzione del contenzioso con le Regioni per la determinazione del Fondo sanitario 2015, e così il presidente delle Regioni Sergio Chiamparino, nel commentare positivamente la notizia dell’emendamento del Governo per l’allentamento del patto di stabilità e quindi la disponibilità di 1 miliardo per le Regioni da destinare al cosiddetto patto verticale incentivato (emendamento 2.9500, volume 2), si “augura che ci sia ancora la possibilità nelle prossime ore di condividere un percorso comune per definire i livelli delle risorse per la sanità nel 2015”.
Tra gli emendamenti del Governo infine anche uno (il 2.9814, volume 2) che potrebbe consentire l’election day per le elezioni locali e regionali del 2015, attualmente calendarizzate in periodi diversi, lasciando comunque l’autonomia agli enti locali e regionali di mantenere le date originali.
Ecco gli emendamenti di interesse sanitario presentati fino ad oggi dal Governo
Volume 1.
Emendamento 1.800 – Aumenta fondo per famiglie disagiate
Il Fondi per la famiglia passa da 5 a 8 milioni di euro per esigenze alimentari, energetiche e sanitarie delle famiglie meno abbienti.
Emendamento 1.900 – Norme sul 5×1.000
Più trasparenza nelle donazioni per il 5×1000
Volume 2.
Emendamento 1.9200 – Bonifica amianto
Stanziato un contributo di 45 milioni annuo per il triennio 2015/2017 per le bonifiche dei siti contaminati dall’amianto.
Emendamento 1.9202 – Assistenza a malati di mesotelioma
Estensione sperimentale dei benefici assistenziali del Fondo vittime amianto anche ai malati di mesotelioma che abbiano contratto la malattia a seguito di lavorazione dell’amianto o per esposizione ambientale comprovata.
Emendamento 1.9208 – Fondo lavoro disabili
Incremento del fondo per il diritto al lavoro dei disabili di 20 milioni per il 2015.
Emendamento 1.9211 – Sostegno a Paraolimpiadi
Contributo di 7 milioni annui per le attività del Comitato paralimpico nazionale.
Emendamento 1.9207 – Social card anche a stranieri (UE ed extra UE)
Estendere ai cittadini comunitari ed extracomunitari la carta acquisti (social card) introdotta dalla legge di stabilità 2014 soppresso in fase di conversione in legge.
Emendamento 2.9819 – Istituzione Fondo farmaci innovativi
Viene istituito presso il ministero della Salute un Fondo per l’acquisto dei farmaci innovativi con uno stanziamento dello Stato di 100 milioni di euro per il 2015 (dedotti dal fondo per interventi strutturali di politica economica), cui si aggiungono 400 milioni per il 2015 e altri 500 per il 2016, ricavati invece dalle quote a destinazione vincolata già stanziati per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale. In relazione alla spesa nell’ambito delle risorse messe a disposizione dal Fondo, cambiano anche le regole del pay back. In particolare, se il fatturato aziendale per un determinato farmaco innovativo supera la quota di 300 milioni annui, la stessa azienda sarà tenuta a farsi carico del pay back in misura del 20% dell’eventuale sforamento delle risorse messe in campo dal Fondo per i farmaci innovativi, mentre il restante 80% sarà ripartito, proporzionalmente ai rispettivi fatturati, tra tutte le altre aziende farmaceutiche titolari di brevetti di farmaci non innovativi. Scopo della modifica, si legge nella relazione tecnica all’emendamento, è quello di non far gravare l’intero sforamento del tetto della spesa farmaceutica territoriale, imputabile ai farmaci innovativi, sulle altre aziende farmaceutiche non coinvolte dal Fondo.
Emendamento 2.9820 – Nuovi criteri riparto per il fondo sanitario nazionale
Cambiano i criteri di riparto del fondo sanitario che dovranno tener conto anche del raggiungimento di determinati standard di qualità. Prevista intesa in Stato Regioni entro il 30 aprile 2015.
Emendamenti Governo vol.1
Emendamenti Governo vol.2
Il governo presenta oltre 60 emendamenti alla Legge di Stabilità. Un miliardo alle Regioni. Fondi a trasporti, disabili, farmaci e periferie
Congelamento dei possibili aumenti della Tasi e del canone Rai per il 2015. Chiusa la partita con le Regioni: confermato 1 miliardo per l’allentamento del patto di stabilità interno e via libera del presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. Sciolto il nodo delle tasse sulle slot machine nel mirino di Bruxelles e della Ragioneria: si rinuncia all’aumento delle tasse sul fatturato che avrebbe dato un gettito incerto ma si riduce l’aggio ai concessionari; inoltre per far cassa si anticipa di un anno, al 2015, la gara per l’assegnazione della concessione del gioco del Lotto. In tutto si incassano circa 730 milioni.
La legge di Stabilità, il cui piatto forte restano la proroga del bonus da 80 euro, il taglio dell’Irap e la decontribuzione per i neo assunti, si avvia al rush finale al Senato: ieri sono stati presentati i 60 emendamenti del governo e per mercoledì è prevista la chiusura dell’esame in Commissione Bilancio di Palazzo Madama. «Un intervento a tutto campo per il rilancio dell’economia e per far fronte alle situazioni di emergenza », ha commentato ieri il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta. L’obiettivo è chi approvare il provvedimento prima di Natale con il via libera definitivo di Montecitorio.
Arriva un intervento del governo anche sul nuovo «ravvedimento » con il fisco previsto dalla ”Stabilità”, che prevede con termini più ampi e diventa possibile fin dai primi momenti (accesso, ispezione e verifica): il «pentimento» si potrà, secondo l’emendamento presentato ieri, anche se le indagini sono andate un po’ oltre, cioè fino al momento della compilazione del verbale da parte della Guardia di Finanza con l’istituto della «definizione dei verbali » con un costo maggiorato rispetto alle prime fasi. Niente più possibilità di ravvedersi tuttavia se è scattato l’accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate.
Si avvia a soluzione, anche se la questione delle risorse va ancora definita, la ricollocazione dei 20 mila dipendenti delle Province che, sostanzialmente «abolite», vanno a perdere molte funzioni: un emendamento del governo stabilisce che i 20 mila esuberi saranno collocati in parte (circa 8.000) nei servizi per l’impiego del ministero del Lavoro e altri 12 mila andranno nei ranghi delle Regioni che erediteranno una serie di funzioni oggi «provinciali ».
Necessario l’intervento blocca-Tasi: la legge istitutiva del tributo prevedeva che dal 2015 il tetto massimo dell’aliquota potesse salire fino al 6 per mille dall’attuale 2,5 per mille lasciano ai sindaci mano libera per l’aumento. Il blocco, in attesa del varo della riforma complessiva delle tasse sulla casa, la cosiddetta local tax, vale anche per l’addizionale mobile dello 0,8 per mille condizionata all’introduzione delle detrazioni familiari. Resta in vigore anche il tetto dell’Imu già previsto al 10,6 per mille che vale sulle seconde case. Confermato anche il rinvio del pagamento dell’Imu agricola e l’esenzione dall’imponibile dei cosiddetti macchinari “imbullonati”.
Non vengono risolti invece alcuni temi posti in Parlamento dal Pd: la riduzione della tassazione del Tfr e dei fondi pensione e la limitazione degli sconti contributivi solo agli imprenditori che fanno occupazione aggiuntiva. Su entrambi il governo ha detto «no», come pure non arrivano i 400 milioni in più per gli ammortizzatori sociali da aggiungere ai 2 miliardi già stanziati. «Allo scontro prevalga la ricerca di un accordo », ha detto ieri inviando segnali distensivi sul voto Cesare Damiano della minoranza del Pd.
Arrivano invece una serie di interventi dell’ultima ora, al- cuni «a pioggia». Necessari i 100 milioni in due anni per l’edilizia scolastica e altrettanti per i nuovi farmaci contro l’epatite C; nel pacchetto ci sono tuttavia anche i fondi per l’autotrasporto che si aggiudica 1 miliardo in quattro anni e l’aerospazio che ottiene 200 milioni. Interventi di varia natura per situazioni di disagio o sociali: 50 milioni per il servizio civile, 20 per i disabili, 200 milioni per le periferie. In compenso aumentano le tasse sul pellet di legno per il riscaldamento: l’Iva passa da 10 al 22 per cento.
Quotidiano sanità e Repubblica – 14 dicembre 2014