L’ufficio studi: «Insufficienti le misure adottate dalla Bce». E Squinzi scrive a Barroso: «Ritrovare la strada della crescita»
MILANO – Le condizioni economiche dell’eurozona «si stanno rivelando molto peggiori di quel che era stato previsto pochi mesi fa». E le misure finora adottate dalla Bce e dai governi «si sono dimostrate del tutto inadeguate». Confindustria non vede possibilità di ripresa all’orizzonte, e distilla tutto il suo pessimismo in una nota sulle politiche di bilancio europee e di anticipazione delle previsioni del rapporto del suo centro studi. In particolare, sottolineano i tecnici di viale dell’Astronomia, «le politiche di bilancio improntate al solo rigore, invece di stabilizzare il ciclo, stanno facendo avvitare su se stessa l’intera economia europea».
LA LETTERA DI SQUINZI – Intanto il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi, a margine dell’assemblea degli industriali di Coomo, ha annunciato una nuova iniziativa: «Oggi è partita la lettera di varie associazioni italiane. Ne partiranno altre in questi giorni. È un pressing che stiamo cercando di fare sulla commissione europea perché nel vertice del 28 e 29 di giugno si prendano le decisioni giuste che vadano nella direzione di farci ritrovare la crescita». La lettera indirizzata al presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, e al presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Squinzi ricorda anche di avere «firmato anche l’appello della Cefic, la Federazione delle industrie chimiche europee: 29mila imprese, un milione e 400mila dipendenti. Io, come presidente, e i ceo delle aziende chimiche più importanti abbiamo firmato questo appello perchè ne tengano conto».
Redazione Online25 giugno 2012 | 20:39