Ogni 100 infezioni contratte durante la degenza ospedaliera, una diventa una richiesta di risarcimento danni.
Questa è la deduzione incrociando i recenti dati pubblicati da uno studio di prevalenza italiano del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie sulle infezioni correlate all’assistenza (6,3 ogni 100 ricoveri), dato ripreso anche nella recente delibera di approvazione delle linee di indirizzo sulla gestione delle infezioni ospedaliere in Emilia Romagna, e il database del contenzioso degli ospedali pubblici di Marsh Italia.
Negli ultimi anni si sta osservando un aumento delle infezioni contratte per cause correlabili al percorso di cura del paziente.
Spesso le infezioni ospedaliere sono difficilmente identificabili se non adeguatamente monitorate; peraltro l’Oms suggerisce l’implementazione di un sistema di monitoraggio e di reporting delle infezioni ospedaliere come una delle principali soluzioni per ridurre la frequenza del fenomeno.
Secondo i dati Marsh (2004-2011) il costo del contenzioso per le infezioni ospedaliere è pari a circa il 4% del costo totale dei sinistri medmal nella Sanità pubblica, comportando in media una spesa annua in aumento che raggiunge circa gli 8.000.000 di euro.
Sul totale delle richieste di risarcimento danni raccolte nel periodo di tempo indicato, le infezioni ospedaliere impattano per il 3,4% (1.177 su un totale di 34.920).
Più della metà (56,2 per cento) sono riferibili a prestazioni erogate nell’area chirurgica, cosa che porta a ipotizzare come principale causa una carenza nell’utilizzo delle precauzioni standard nell’assistenza dei pazienti, specialmente quelli sottoposti a interventi chirurgici e quindi maggiormente esposti al rischio di contaminazione da agenti esterni.
In particolare, circa il 30% delle infezioni ospedaliere denunciate è riferibile a Ortopedia e traumatologia e il 15% a Chirurgia generale. Circa il 7% è rilevato in Dea/Pronto soccorso.
Relativamente al campione di richieste danni analizzato, 15 sinistri in media all’anno sono relativi a casi di decesso per infezione ospedaliera (pari all’8,24% dei casi). Tali casi hanno un costo medio di circa 113.000 euro.
La maggior parte delle richieste danni è stragiudiziaria; circa il 13% è giudiziario (di cui solo l’1% di natura penale). Questa percentuale cambia notevolmente in caso di decesso correlato all’infezione, arrivando a circa il 30% di pratiche giudiziarie con un 6% di penale. In 8 anni di osservazione quasi il 60% delle richieste danni è ancora aperto; il 23% è chiuso e circa il 18% è senza seguito.
I tempi di denuncia rispetto al trend attuale, che vede una diminuzione dell’intervallo tra la data di accadimento dell’evento e la data del sinistro, per questa particolare tipologia sono più del doppio.
Il 57% viene denunciato entro 2 anni, un ulteriore 11% entro 3 anni, fino ad arrivare a un complessivo di circa 80% in 6 anni. Normalmente questa percentuale è raggiunta all’incirca entro il terzo anno dall’accadimento.
Come anticipato, il costo per i sinistri da infezione ospedaliera pesa per circa il 4% sul totale (circa 47 milioni di euro). Il costo medio per sinistro è di circa 50.000 euro; il liquidato medio è pari a circa 57.000 euro, mentre il riservato medio è poco più di 46.000 euro.
Complessivamente vengono denunciate più infezioni al Nord Italia, seguito dal Centro e dal Sud. Mediamente sul dato annuo la proporzione viene rispettata.
Analizzando il dato per tipologia di struttura ospedaliera, complessivamente incidono maggiormente le strutture specialistiche e universitarie, mentre sul dato medio annuo si osserva una maggiore incidenza anche nelle strutture ortopediche.
All’interno dello studio sono stati analizzati 3 indicatori di tasso di rischio e 3 di valore assicurativo prendendo come parametri di riferimento i posti letto, i ricoveri e le giornate di degenza. I risultati mostrano che a livello nazionale c’è un’incidenza di 3,26 eventi ogni 1.000 posti letto, 0,86 eventi ogni 10.000 ricoveri e 1,1 eventi ogni 10 giornate di degenza.
Al Nord si verificano 4 eventi ogni 1.000 posti letto, 1,16 ogni 10.000 ricoveri e 1,4 ogni 10 giornate di degenza; al Centro 2,06 per 1.000 posti letto, 0,5 per 10.000 ricoveri e 0,6 per 10 giornate di degenza; al Sud Italia si verificano 2,27 eventi ogni 1.000 posti letto, 0,51 ogni 10.000 ricoveri e 0,64 ogni 10 giornate di degenza.
Considerando il valore assicurativo, relativamente agli stessi indicatori in Italia si attesta un costo di 170,46 euro per posto letto, 4,27 euro per ricovero e 0,55 per giornata di degenza.
Al Nord il valore assicurativo per posto letto è 195,63 euro, per ricovero 6,03 euro per giornata di degenza 0,72 euro; al Centro 149,57 euro per posto letto, 4,73 euro per ricovero e 0,6 euro per giornata di degenza; al Sud 141, 24 euro per posto letto, 3,8 euro per ricovero e 0,49 euro per giornata di degenza.
Questa analisi è stata condotta anche sulle diverse tipologie di ospedale. In particolare nelle strutture di primo livello il tasso di rischio è 2,62 euro per 1.000 posti letto, 0,72 euro per 10.000 ricoveri e 0,92 euro per 10 giornate di degenza; nelle strutture materno-infantili si verificano 2,58 eventi per 1.000 posti letto, 0,56 per 10.000 ricoveri e 0,98 per 10 giornate di degenza; negli ospedali oncologici i tassi di rischio sono 7,69 per 1.000 posti letto, 0,16 per 10.000 ricoveri e 3,3 per 10 giornate di degenza; gli ospedali ortopedici hanno un tasso di 6,24 eventi per 1.000 posti letto, 1,07 per 10.000 ricoveri e per 10 giornate di degenza; nelle strutture di secondo livello si verificano 4,13 eventi per 1.000 posti letto, 5,8 per 10.000 ricoveri e 1,3 per 10 giornate di degenza; infine, negli ospedali universitari si osserva un tasso di 2,9 eventi per 1.000 posti letto, 4,13 per 10.000 ricoveri e 0,97 per 10 giornate di degenza.
Il valore assicurativo negli ospedali di primo livello è 251,4 euro per posto letto, 6,67 euro per ricovero e 0,85 euro per giornata di degenza; le strutture materno-infantili presentano un valore di 32,6 euro per posto letto, 0,86 euro per ricovero e 0,15 euro per giornata di degenza; negli ospedali oncologici si attesta un costo di 3,5 euro per posto letto, 0,09 euro per ricovero e 0,02 euro per giornata di degenza; negli ospedali ortopedici il valore assicurativo è 17 euro per posto letto, 0,77 euro per ricovero e 0,1 euro per giornata di degenza; nelle strutture di secondo livello 143,49 euro per posto letto, 3,8 euro per ricovero e 0,48 euro per giornata di degenza; infine negli ospedali universitari il valore assicurativo è 281 euro per posto letto, 4,96 euro per ricovero e 0,73 euro per giornata di degenza.
Possiamo dunque affermare che esista una maggiore esposizione al Nord e che le strutture maggiormente esposte sia in termini di rischio che di valore assicurativo siano quelle di primo livello e universitarie, mentre quelle ortopediche, che mostrano una frequenza maggiore di eventi, hanno un costo inferiore.
Tra le strutture ospedaliere risultano fra le più virtuose gli ospedali monospecialistici materno-infantili.
Sole sanità – 15 maggio 2013