Tensioni per chiusura canile lager. Poi interviene il Ministero
Sassari – Grande tensione questa mattina al canile di Li Gadduffi, vicino alla Motorizzazione Civile e alla 131, per le operazioni di sgombero della struttura gestita dai volontari dell’Associazione Amico Cane.
L’ordinanza firmata dal sindaco Gianfranco Ganau non lasciava spazio a soluzioni diverse: si doveva chiudere e basta. Così aveva stabilito l’Assessorato regionale della Sanità e dell’Igiene, dopo alcuni controlli. I 268 cani ospiti della struttura devono quindi essere trasferiti altrove. Il canile, che risulta completamente abusivo e con condizioni igieniche al limite della decenza, è nato nel 1999 e teoricamente non può accogliere più di 40 animali. Entro la fine del mese la struttura lager sarà finalmente chiusa e i cani portati in strutture decisamente più accoglienti.
Oggi tutto è iniziato prima delle 9,00 quando a Li Gadduffi sono arrivati gli agenti della polizia municipale insieme a barracelli e guardie zoofile. Presenti anche l’assessore comunale alle Politiche Ambientali Monica Spanedda e la dirigente del settore Ambiente Marge Cannas. La situazione è precipitata subito dopo, quando alcuni volontari di Amico Cane, tre donne e un ragazzo, si sono incatenati all’ingresso. Ci sono volute quasi tre ore di trattative, tutte inutili, finché intorno alle 11,30 il comandante della polizia municipale Antonio Careddu ha dato ordine di sgombrare l’entrata. I quattro che protestavano sono stati identificati, anche se due di loro sono state portate via con la forze e caricate sull’auto della municipale. Una soluzione traumatica, che si è cercato di evitare fino all’ultimo. Grande l’impegno dell’assessore alle Politiche Ambientali Monica Spanedda che è riuscita a trovare un accordo con la responsabile dell’associazione Amico Cane, Angela Onida. Cinquanta bestiole, scelte dagli stessi volontari, sono stati trasferite a spese del Comune in gabbie su appositi taxi dog a “City Dog”, una pensione privata per cani sulla strada per Osilo. Gli altri cani saranno portati ad Arzachena ed Olbia tra martedì e mercoledì. A Li Gadduffi, che per il momento non sarà chiuso, rimarranno 130 animali, i più vecchi o malati, che però dal 26 aprile saranno portati da Amico Cane nel nuovo canile di Campanedda realizzato dalla società agricola Nuova Agri-Cultura di Montevarchi. Impossibile invece ricorrere al canile comunale, anch’esso sulla strada per Osilo, che attualmente risulta saturo.
«La situazione ha subito un’accelerata perché la Regione ha scritto una nota con cui ci sollecitava a procedere allo sgombero della struttura. L’Amministrazione comunale sperava di poter attendere e che fosse autorizzato il canile di Campanedda. Così non è però stato», ha commentato l’assessore Spanedda. «Ci hanno accusato di non avere cuore per gli animali. È l’esatto contrario: vogliamo farli stare bene», ha aggiunto. I cani ora saranno tutti microchippati, un’operazione che per legge doveva essere fatta da diverso tempo. Adesso lo saranno a nome del Comune.
Non è stato invece sottoscritto dall’assessore Spanedda né dalla dirigente Cannas un documento con cui il Comune si impegnava a restituire i cani all’associazione Amico Cane non appena quest’ultima avrà la disponibilità del canile di Campanedda
Sardies.org 18 aprile 2011
Ma poi interviene il sottosegretario Martini e la task force del Ministero……
L’intervento della Task Force per la tutela degli animali d’affezione, istituita dal Sottosegretario di Stato On.le Francesca Martini ha impedito, in data odierna, che 230 cani, che da anni erano accuditi in una struttura non autorizzata nel Comune di Sassari, venissero dislocati in numerosi canili della Regione senza tener conto delle loro esigenze etologiche e del loro benessere. Infatti, nonostante sul territorio comunale sia disponibile una nuova struttura per la quale l’iter autorizzativo sarà completato nei prossimi giorni, l’Amministrazione comunale aveva deciso di deportare tutti i cani in altre strutture per poi riprenderli successivamente. Questa operazione oltre a comportare notevole stress per gli animali, quasi tutti anziani, avrebbe determinato anche un inutile dispendio di risorse pubbliche.
Grazie all’intervento della Task Force ha prevalso il buon senso e, nell’interesse prioritario degli animali, è stata raggiunta una intesa tra le Autorità territorialmente competenti e Associazioni di protezione animale.
La Task Force continuerà a mantenere alta l’attenzione su tale vicenda.
18 aprile 2011