Il caso. Un pensionato vicentino bloccato alla Malpensa di rientro dalle ferie in Canada. La procura di Varese emetterà un decreto da 33 mila euro. Il viaggiatore la custodiva imbalsamata in una cassa
Un orso grizzly impegnato nella pesca del salmone Vicenza. Al permesso di esportazione proprio non aveva pensato, né tantomeno al fatto che quel trasporto potesse essere illegale. L’idea probabilmente era quella di esibire in salotto o nella taverna della baita in montagna il trofeo di caccia, così come facevano i nostri nonni. Ma il proposito di portare a casa una testa di orso imbalsamato gli è costato carissimo: a breve gli arriverà una multa da 33 mila euro, o giù di lì.
IL VIAGGIO. Il pensionato vicentino Antonio Spanevello, 66 anni, nelle scorse settimane si era recato in Canada a trovare dei parenti della moglie che si erano trasferiti oltre oceano molti anni fa. Non era la prima volta che visitava il paese, e aveva deciso – stando a quanto ricostruito – di portare a casa qualche souvenir. Si era infatti organizzato in anticipo prenotando una cassa per un trasporto aereo.
IL CONTROLLO. Ma la cassa è stata controllata dagli agenti della forestale che operano all’aeroporto della Malpensa, in provincia di Varese. Gli agenti hanno verificato come il vicentino avesse viaggiato di ritorno da Toronto con la testa di un orso grizzly di medie dimensioni, per un peso di qualche chilogrammo. Era stata debitamente confezionata per evitare che si rovinasse; era stata imbalsamata di recente da mani esperte. Il grizzly è uno dei simboli del Canada dove la caccia è consentita solo dietro ferrei controlli e a numero chiuso. Non è chiaro se l’esemplare che il vicentino si voleva portare a casa fosse stato regolarmente abbattuto nel continente americano, ma si tratta eventualmente di una verifica che verrà compiuta in un secondo momento. Di certo c’è che quando a Spanevello, che era andato a prendere il suo pacco, sono state richieste le autorizzazioni necessarie, la documentazione che comprovava l’abbattimento regolare dell’orso, il certificato dell’imbalsamatore, è caduto dalle nuvole.
IL SEQUESTRO. Inevitabili, a quel punto, sono scattati i sigilli per la cassa e il suo contenuto. Il pensionato ha spiegato di aver agito in assoluta buona fede, di non essere un contrabbandiere di resti di animali e di essersi fatto acquistare la testa imbalsamata dai parenti canadesi per portarsela a casa. «Non conoscevo che era necessario seguire una prassi così complessa», ha argomentato. Gli agenti, però, non hanno potuto fare altro che inviare una dettagliata segnalazione in procura perchè Spanevello ha violato la convenzione internazionale che regolamenta il trasporto di animali vivi e dei loro resti per proteggere le specie in via di estinzione o comunque protette dai vari paesi e dalla comunità internazionale.
LA SANZIONE. Il magistrato lombardo emetterà nei confronti del vicentino un decreto penale di condanna. Si tratta di una sanzione pecuniaria che, stando alle tabelle, ammonta a circa 33 mila euro. Se il pensionato si opporrà al pagamento potrà farsi processare in tribunale. Tutto per un souvenir da mostrare agli amici.
Diego Neri – Il Giornale di Vicenza – 17 luglio 2012