Quando i carabinieri l’hanno vista, mentre si muoveva placida sotto un rimorchio, hanno pensato di avere un’allucinazione. Ma a nulla è servito sfregarsi gli occhi: sotto al rimorchio, completamente libera, c’era davvero una tigre di circa 300 chili. Il felino si muoveva nell’area del Foro Boario di Castelfranco, nella quale da qualche giorno si è sistemato con il suo tendone e la sua carovana il circo «Niuman».
Una fuga di pochi metri quella dell’animale, che è riuscito ad uscire dal recinto mobile nel quale, nella mattinata di ieri, era stato sistemato mentre il personale del circo procedeva con le operazioni di pulizia della gabbia.
Un’operazione quotidiana che mai aveva creato problemi, fino a ieri mattina quando, probabilmente, qualche addetto agli animali ha chiuso male o ha lasciato inavvertitamente aperto il cancello del recinto mobile. Una distrazione di cui ha approfittato la tigre, che è uscita e se ne è andata a spasso. A vederla mentre si muoveva sotto un rimorchio a pochi metri dal recinto sono stati i carabinieri che in quel momento, insieme alla polizia locale, stavano effettuando alcuni controlli in un accampamento nomadi poco distante. Subito è scattato l’allarme, i militari sono corsi verso il felino chiedendo supporto alla centrale operativa, che ha mandato sul posto altre pattuglie.
«Il personale del circo si è subito attivato — spiega il capitano dei carabinieri Alessandro Albiero — e insieme abbiamo creato un cordone intorno alla tigre, che non ha mai mostrato segni di aggressività. Placidamente si è lasciata accerchiare e si è subito accucciata quando gli è stato tirato un pezzo di carne. Mentre lei mangiava, gli addetti del circo le hanno sistemato una gabbia mobile intorno, mettendola in sicurezza». L’intervento è durato poco più di dieci minuti e sebbene il felino sia sempre rimasto calmo e mansueto, solo quando è stato rinchiuso tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. Anche se il suo addestratore sembrava riuscire a controllarla senza fatica trattandosi di una tigre nata in cattività, resta pur sempre un animale che può essere molto pericoloso e il fatto che girovagasse libero ha suscitato attimi di paura al Foro Boario.
Per questo motivo i militari erano pronti a tutto, anche ad intervenire per abbattere l’animale, nel caso in cui fosse diventato pericoloso. Carabinieri e polizia locale hanno quindi provveduto a controllare il rispetto delle previste misure per la cura e la custodia degli animali utilizzati negli spettacoli. Per il titolare del circo, è comunque scattata la sanzione per omessa custodia e malgoverno di animali pericolosi. Un reato previsto dal codice penale e recentemente depenalizzato in una multa di qualche centinaio di euro.
Corriere del Veneto – 3 marzo 2016