In pole per la successione di Giovanni Pavesi alla guida dell’Azienda Berica i rumors danno Annamaria Tomasella, attuale direttore amministrativo uscente dell’Ulss 2 della Marca Trevigiana ma figura nota anche a Vicenza e in provincia. Il nome più gettonato è proprio il suo.
Nativa di Vazzola nel Trevigiano, Tomasella è pure una dirigente dell’Ulss 8 anche se in aspettativa, e, in passato, dal 2003 al 2008, ha diretto come funzionaria al San Bortolo il dipartimento finanziario. Tre anni fa è stata lei a vincere il concorso di responsabile della direzione amministrativa di viale Rodolfi anche se l’incarico è rimasto tuttora sempre sulla carta. Dal 1 febbraio del 2016 è componente, infatti, come detto, della direzione strategica dell’Ulss di Treviso, proseguendo, fra l’alto, un percorso quinquennale di vertice iniziato nel 2008, sempre come direttore amministrativo, nell’allora Ulss 4 dell’Alto Vicentino, in un periodo in cui, per alcuni mesi, fece anche da dg supplente. Tomasella, dunque, super-favorita per la poltrona più importante dell’Ulss 8, al posto, appunto, di Pavesi, chiamato, come si sa, fra molti rimpianti della cittadella berica della salute, a guidare, negli uffici al Pirellone di Milano, la sanità della Regione Lombardia. Ma, in posizioni di rincalzo, girano pure altri nomi. Si parla di Giampaolo Stopazzolo, vicentino, 62 anni, finora direttore dei servizi socio-sanitari della stessa Ulss 8, che farebbe il salto di qualità, ma anche di Giorgio Roberti, trevigiano, 64 anni, dg dello Iov di Padova.
Per le altre Ulss venete i pronostici vedono Maria Giuseppina Bonavina alla 6 Euganea, Giuseppe Dal Ben all’Azienda ospedaliera di Padova, Carlo Bramezza alla 3 di Venezia. Inoltre, sembrano certe la conferma di Francesco Benazzi (che per soli due giorni – è nato il 2 marzo del 1956 e non ha quindi ancora compiuto 65 anni – può essere ancora nominato) all’Ulss 2 di Treviso, e di Patrizia Simionato all’Azienda Zero. Suspense, comunque, ancora per poche ore. Domani si dovrebbe conoscere l’organigramma ufficiale dei nuovi manager che dovranno a reggere per 5 anni la sanità pubblica veneta delle 9 Ulss, delle 2 aziende ospedaliere e dell’Ircss padovano, in un mix equilibrato fra veterani e new entry. I nomi erano attesi, come da tradizione, per fine dicembre 2020, ma, poi, la tempesta Covid ha consigliato la proroga per due mesi. La lista la decide, in autonomia, il presidente della Regione Zaia.
IL Giornale di Vicenza