D-Day della dichiarazione precompilata è il 15 aprile: entro quella data più di 19 milioni di contribuenti troveranno su internet il modello 730 con i dati già inseriti dalle Entrate. Per arrivarci, però, la grande macchina della raccolta dati si è già messa in moto: la prima tappa è il 2 marzo, entro cui banche, assicurazioni ed enti previdenziali dovranno trasmettere alle Entrate la prima tranche di informazioni su mutui, polizze e contributi.
A seguire, entro il 9 marzo i sostituti d’imposta dovranno inviare la certificazione unica con i redditi e le ritenute dei contribuenti. Tempi stretti per la «Cu»
Dalla certificazione unica deriva il grosso degli elementi che le Entrate inseriranno quest’anno nella precompilata: dati anagrafici, figli e familiari a carico, redditi, ritenute, eccedenze e crediti d’imposta.
Professionisti, aziende e altri sostitutid’impostaavranno- difatto – meno di tre settimane di tempo per confezionarla e inoltrarla: «I primi software gestionali per l’inviononsarannoprontiprimadel15 febbraio, complice il ritardo nella pubblicazione delle specifiche tecniche – afferma il presidente di Assosoftware, Bonfiglio Mariotti -. La modulistica pubblicata è diversa da quella che avevamo potuto esaminare a dicembre ed è moltorigida. Richiedeun’attivitàcomplessa di sviluppo informatico».
Acomplicarel’inviodellacertificazione è l’obbligo, introdotto a partiredaquest’anno, dipredisporla per tutti i redditi, non solo per quelli da lavoro dipendente e pensione che derivano dalla gestione delle buste paga e finivano nel vecchio Cud. «È un flusso di dati – precisa Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro – che va raccolto per la prima volta, spesso all’esterno, e riguarda anche contribuenti con partita Iva, non interessati alla precompilata».
D’altra parte, il vantaggio del 730 “a domicilio” è quello di raccogliere anche gli altri redditi soggetti a ritenuta percepiti da un dipendente o da un pensionato. Comprese – per esempio – le collaborazioni occasionali, le provvigioni ad agenti, i diritti d’autore, i compensi per attività sportive dilettantistiche.
Anche se questo, a sentire gli operatori, sta generando in questi giorni un sovraffollamento di carte, a volte persino consegnate a mano, sulle scrivanie degli uffici del personale e degli studi professionali a cui si appoggiano. «Alcune multinazionali – nota David Trotti, coordinatore del centro studi dell’Aidp (Associazione italiana direttori del personale) – restano senza parole quando spieghiamo che per una scadenza fiscale, come quella per la Cu, ci sono solo pochi giorni di tempo».
Il flusso dei «big data»
L’altro grande flusso di dati arriverà da banche, assicurazioni ed enti previdenziali. Da quest’anno gli istituti di credito – che hanno già l’obbligo di trasmettere queste informazioni all’anagrafe dei conti correnti – devono anticipare la comunicazione dal 31 al 9 marzo.
Anche le assicurazioni – che già trasmettono all’Anagrafe tributaria gli elenchi dei codici fiscali dei contraenti e le informazioni sui contratti in chiave antievasione – devono comunicare alle Entrate gli importi relativi ai premi detraibili (assicurazioni sulla vita o l’invalidità permanente almeno pari al 5 per cento). Saranno trasmessi all’Agenzia direttamente dalle compagnie attraverso tracciati record contenenti il dettaglio del contraente e del premio pagato. Anche in questo caso c’è un anticipo rispetto alla precedente scadenza del 30 aprile.
Il modello precompilato
Con tutte queste informazioni, l’Agenzia preparerà il 730 precompilato. Cosa ci sarà, alla fine, nella dichiarazione? Di certo i contribuenti troveranno gli eventuali familiari a carico, i redditi, le ritenute, gli eventuali sconti fiscali sui mutui per l’abitazione principale, sui premi delle assicurazioni vita e invalidità, oltre a quelli sui contributi previdenziali. Compresi quelli versati per colf e badanti, che saranno trasmessi dall’Inps all’Agenzia.
Ma non solo. Dalla dichiarazione dell’anno precedente le Entrate recupereranno anche le informazioni sui fabbricati e sui terreni, con tanto di eventuali redditi di locazione se dai database del fisco non risultano variazioni. Verrà fatto un incrocio anche in anagrafe tributaria per rilevare immobili acquistati nel corso del 2014, ma in questo caso il contribuente dovrà integrare il modello indicando il codice utilizzo (per esempio, affittata o in prestito a parenti).
Sempre sugli immobili, verranno inserite dalla dichiarazione relativa al 2013 le rate di detrazione per lavori edilizi, risparmio energetico e acquisto di arredi già indicate nell’ultimo 730: mancheranno, invece, le detrazioni per spese pagate nel 2014.
Il criterio-guida dell’Agenzia, comunque, sarà quello di inserire nella precompilata solo dati “sicuri”: in caso di dubbi, le informazioni saranno riportate in un prospetto informativo che accompagnerà il modello 730 indicando le fonti dei dati, in modo che il contribuente o chi lo assiste possa decidere se inserirle o correggerle. È quello che succederà, per esempio, se gli interessi passivi sul mutuo comunicati dalla banca per il 2014 risulteranno più elevati di quelli del 2013 (una potenziale anomalia, dato che il debito dovrebbe scendere, con gli interessi).
Le informazioni mancanti
Nel 730 precompilato verranno inseriti anche i dati relativi alle eccedenze d’imposta, agli acconti e ai crediti d’imposta, ricavati incrociando 730/2014 e modelli F24. Spetterà, invece, al contribuente o all’intermediario ritoccare (e quindi integrare) la precompilata se vorrà godere delle altre agevolazioni fiscali: su spese sanitarie – che entreranno automaticamente nel 730 nel 2016 – spese per attività sportive dei ragazzi, per corsi di istruzione, locazioni per studenti fuori sede e donazioni alle Onlus e così via.
L’integrazione – così come l’accettazione del modello senza variazioni – potrà essere fatta direttamente dal contribuente online, tramite il Pin Fisconline, oppure affidandosi a un intermediario (Caf o professionista). In alternativa, resterà anche la possibilità di presentare il modello Unico o il 730 senza sfruttare il modello precompilato. Ma questa è una partita che si aprirà per i cittadini dopo il 15 aprile.
Il Sole 24 Ore – 26 gennaio 2015