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Tragedia in un macello a Ponte San Nicolò, operaio 57enne muore schiacciato tra carrello e parete. L’incidente poco dopo la mezzanotte fra venerdì e sabato

Ancora una vittima sul posto di lavoro nel padovano. L’ultima tragedia si è consumata lo scorso weekend in un macello di Ponte San Nicolò e la vittima è un uomo di 57 anni.

LA DINAMICA Era da poco passata la mezzanotte tra venerdì 8 e sabato9 settembre quando, in un macello del comune di Ponte San Nicolò, un uomo è stato vittima di un infortunio mortale sul lavoro. Il cinquantasettenne è rimasto intrappolato e schiacciato con il tronco sul telaio metallico di una finestra sul quale la parte posteriore di un carrello elevatore esercitava una forza di spinta. “In sostanza – riferisce l’Ulss 6 Eugnea in una nota – il lavoratore, che in quelle ore prestava servizio da solo, è rimasto schiacciato tra la finestra e il carrello che lui stesso poco prima stava manovrando: sceso dal carrello, quest’ultimo si è mosso in autonomia, uccidendolo”.
La scoperta del corpo senza vita è avvenuta sabato mattina presto quando i colleghi lo hanno trovato schiacciato dal carrello ancora acceso.

Lanciato l’allarme, intorno alle 5 del mattino è stato allertato lo SPISAL che, con tre tecnici della prevenzione, si è immediatamente recato sul luogo per gli accertamenti del caso. “Questo tipo di infortunio coinvolge sia i trasporti che la movimentazione merci – spiega la dottoressa Rosana Bizzotto, direttore dello SPISAL dell’Ulss 6 – in un contesto particolare: questo infatti era un lavoratore cosiddetto “somministrato” cioè non dipendente ma fornito da un’agenzia interinale”.

La vittima è un uomo nato a Cittadella e residente a Tombolo. Si tratta del secondo decesso accaduto in provincia nel corso del 2023 a causa di un infortunio sul lavoro. “Nonostante i numerosi controlli fatti dallo SPISAL (quasi 2000 dall’inizio dell’anno) e l’impegno profuso per accrescere la cultura della sicurezza e la capacità di autotutela, eventi mortali e gravi purtroppo accadono ancora. Queste morti – sottolinea la dott.ssa Bizzotto – rappresentano una sconfitta per tutti; è necessario che i Servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei luoghi di Lavoro intensifichino la collaborazione con le parti sociali, la Regione e le Amministrazioni pubbliche per concertare azioni comuni ed efficaci affinchè di lavoro non si muoia più”.

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