Alla vigilia dalla posa della prima pietra della Cittadella della Salute si parla più dell’impatto che avrà sulla viabilità, ma soprattutto di quella che non sarà realizzata o che richiederà tempi più lunghi e nuove risorse. Si accende lo scontro fra l’Usl 2 e il Comune di Treviso, nelle persone del direttore generale Francesco Benazzi e del sindaco Giovanni Manildo.
Il primo cittadino ieri ha ribadito la sua posizione, dopo che il dg aveva messo in chiaro il ruolo di ogni ente e istituzione nel maxi progetto da 250 milioni di euro che sarà realizzato sulle sponde del Sile. «La viabilità rappresenta uno degli aspetti fondamentali del Ca’ Foncello rinnovato – ha sottolineato Manildo -. Credo che, al di là delle competenze dirette, sia necessario che tutti i soggetti coinvolti si interessino e abbiano a cuore la questione. Mi sorprendono i toni e le polemiche: abbiamo solo ribadito una questione già evidenziata che interessa Treviso, i nostri cittadini e tutti coloro che utilizzeranno questa struttura. Parlare di gioco al rialzo tra enti non ha senso: presuppone una contrapposizione che non è mai esistita e non deve esistere se l’interesse è il bene comune».
E ancora: «Avevamo chiesto nel 2014 al governatore Zaia e all’ex direttore Roberti un tavolo di concertazione con tutti gli enti coinvolti per adottare misure su grande viabilità e mobilità» spiega Manildo. Non c’era stata alcuna risposta. «Immagino che l’apertura di Benazzi faccia seguito a quell’impegno».
Sul Comune e sull’Usl c’è il dito puntato dei comitati, che accusano le istituzioni di non aver messo in campo le azioni e i progetti necessari per gestire i flussi di veicoli che convergeranno sulla cittadella. «Ci siamo fatti portavoce della necessità di vigilare sulla correttezza del project e sulla viabilità – continua Manildo -. Ho accolto con piacere le misure assunte per contenere e gestire l’impatto del traffico come il mantenimento del distretto in centro e lo stanziamento di 100 mila euro per la viabilità, oltre alla pista ciclabile».
Ma la polemica torna a prendere profili politici e ad attaccare è di nuovo il capogruppo della Lega Nord Mario Conte: «Presenti un Piano per la viabilità dell’area, invece di disertare gli incontri tecnici. L’Usl 2 non può togliere fondi alla salute per coprire le inefficienze del Comune. Quando era sindaco di Padova, Massimo Bitonci ha concordato con la Regione il piano per il nuovo ospedale di Padova, ha sottoposto a Palazzo Balbi e all’Usl un suo piano per la viabilità dell’area che sarà discusso ed emendato se serve, ma comunque è stato stilato».
Silvia Madiotto – IL Corriere del Veneto – 16 giugno 2017