I papà hanno diritto al riposo giornaliero per l’allattamento, anche quando la moglie è casalinga. Perché la gestione della famiglia e della casa sono un lavoro e come tali vanno considerati dalla legge e dagli uffici del personale.
Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale del lavoro di Venezia che lo scorso 9 febbraio ha condannato la Questura a risarcire con 9.750 euro a un dipendente (non poliziotto) che si era visto negare l’allattamento e i congedi per malattia della figlia perché, questa la motivazione, sua moglie è casalinga. «Voleva fare il papà e lo hanno discriminato come una mamma», sintetizza Federica Vedova, consigliera di parità della Provincia di Venezia che ha promosso il ricorso al giudice per il caso.
La legge, in questo caso il Testo Unico 151/2001 a sostegno della maternità e della paternità, parla chiaro: il padre lavoratore può prendere i riposi giornalieri o il congedo di malattia se la madre non ne usufruisce, sia lavoratrice dipendente o meno. La sentenza del giudice Margherita Bortolaso ribadisce che l’articolo 40 della legge si riferisce anche alle casalinghe perché il testo Unico è
Corriere del Veneto -13 febbraio 2012