Breaking news

Sei in:

Ue: flessibilità? A novembre. Padoan: “A noi servono due anni per le riforme. Draghi faccia la sua parte dovrebbe portare l’inflazione vicino al 2 per cento”

«Per il 2014 ci aspettiamo nel nostro paese una crescita molto inferiore al previsto», che era stimata allo 0,8. Parla alla Bbc il ministro dell’Economia, e annuncia che per la ripresa ci vorrà «più tempo del previsto». Ma, attenzione, «non solo in Italia ma anche in Europa».

Perché, spiega Pier Carlo Padoan, il problema non è solo del nostro paese ma appunto di tutta l’area euro. La scarsa crescita, da noi, comunque, «non è dovuta al fatto che le riforme non sono state fatte, ma è un problema di lungo termine». E chiede anche al presidente della Bce Draghi di fare la propria parte, e di portare l’inflazione «attorno al due per cento, una cifra ragionevole». Che sarebbe una mano d’aiuto per uscire dalla deflazione. Padoan spiega che «servono due anni per vedere gli effetti delle riforme», e non fa alcuna accenno a manovre correttive. Tutto sembra rimandare alla grande partita in corso fra il nostro governo e la Ue per un patto sulla flessibilità. Sul tavolo, uno “sconto” all’Italia da 4-5 miliardi, in “cambio” di riforme che anche il ministro conferma «andranno avanti». Su questa trattativa, da Bruxelles Simon O’Connor (il portavoce del commissario Ue per gli Affari economici Katainen) si limita a dichiarare «non commentiamo congetture: lo stato delle finanze pubbliche sarà analizzato in autunno». Ma non la esclude: la riduzione di alcuni parametri del fiscal compact, insomma, ormai è in ballo. E se il problema sta molto a cuore al nostro paese, nello scenario di Padoan l’allarme recessione non è questione che interessi solo l’Italia.

«Sfortunatamente, e non lo dico come una scusa, ci siamo tutti sbagliati. Intendo organizzazioni internazionali, governi e via di seguito. Tutti prevedevamo una crescita maggiore per quest’anno nella zona euro e nessuno fino ad ora ci ha visto giusto». E sempre in chiave europea, il ministro dell’Economia legge il percorso del rinnovamento politicoistituzionale, visto che «in diversi paesi come le riforme hanno un impatto efficace sulla crescita ma ci vuole del tempo e qualche trimestre non basta». L’economia italiana che segna una contrazione dello 0,2%? Vero, «ma anche la Germania». E la causa nel nostro paese non è un ritardo nei cambiamenti avviati, piuttosto riflette vecchi problemi, che «non si risolvono in qualche trimestre». Con previsioni in rosa per il prossimo biennio. «Sono sicuro — dice Padoan alla Bbc — che le riforme che stiamo mettendo in campo porteranno benefici nel medio termine».

Repubblica – 18 agosto 2014 

site created by electrisheeps.com - web design & web marketing

Back to Top