«Ho le idee molto chiare sul successore di Claudio Dario», ha detto il governatore Luca Zaia dopo le dimissioni presentate dal direttore generale dell’Usl 16, e commissario delle Usl di Este e Cittadella, fresco di nomina di direttore sanitario a Trento. In realtà la questione è un po’ più complicata, perchè il manager da contratto deve dare tre mesi di preavviso, a meno che non trovi un accordo con la Regione per potersi svincolare prima. E quindi è ancora al suo posto.
«Il direttore generale della nostra Azienda sanitaria, Paolo Bordon, mercoledì ha ufficializzato la nomina di Dario in subordine alla sua disponibilità — conferma Luca Zeni, assessore alla Sanità della Provincia autonoma di Trento —. Il mio omologo veneto, Luca Coletto, mi spiega che sta valutando con Zaia e il dirigente il modo di accordarsi per accorciare i tempi. Anche loro hanno interesse a risolvere prima la vicenda, quindi siamo in attesa di notizie».
Ieri intanto per Dario è stato un giovedì come gli altri: in mattinata ha firmato le delibere con i direttori dei dipartimenti dell’area tecnico-amministrativa e poi è andato all’Usl 17 di Este. Al personale non è ancora arrivato alcun annuncio ufficiale del trasferimento. Si sa solo che se dovesse esserci qualche giorno di «vuoto» tra la sua partenza e l’arrivo del successore subentrerà al timone, temporaneamente appunto, il direttore amministrativo Daniela Carraro. Già nominata da Dario sostituito quando lui è in ferie o assente. E comunque la legge dice che quando l’azienda si ritrova senza direttore generale in attesa della nuova nomina il facente funzione è il più anziano tra i direttori sanitario e amministrativo, quindi tra la Carraro e Franca Benini la designata sarebbe comunque la prima.
Tornando alla successione, oltre ai nomi di Giuseppe Dal Ben, dg dell’Usl 12 veneziana e fedelissimo di Zaia, di Gian Antonio De Tos, ex dg dell’Usl 7 di Pieve di Soligo, e della stessa Daniela Carraro, spunta la «nomination» di Gino Gumirato, ex dg all’Usl 13 di Mirano e ora direttore del Sociale all’Usl 16. Gli addetti ai lavori lo considerano un’ideale «cerniera» tra l’area ospedaliera e il territorio. Altrettanto quotato Francesco Benazzi, passato dall’Usl 15 di Cittadella alla 9 di Treviso quando sembrava destinato a Padova. Nell’immediato però la soluzione più pratica resta la nomina a commissario per qualche mese di Domenico Mantoan, dg della sanità regionale.
Il Corriere del Veneto – 20 maggio 2016