Le nuove regole della Regione sulla sanità e il taglio delle liste d’attesa vanno applicate entro la fine di dicembre e l’Usl 2 corre ai ripari. Prima della rivoluzione deliberata dalla giunta veneziana il 16 dicembre scorso, i tempi minimi per ottenere la prestazione erano più lunghi, e mettersi in pari non è una passeggiata: così nella Marca ci sono diecimila cittadini che dovranno essere richiamati da qui a fine anno per rientrare nei parametri. Hanno una visita prenotata ma con una scadenza troppo lontana e bisogna rientrare nei ranghi. Le risposte per accorciare i tempi vanno cercate nella riorganizzazione del servizio, nell’aggiunta di giorni di servizio (anche il sabato) e in nuovi spazi.
«Abbiamo avuto delle sofferenze in questo periodo ai Cup, non lo nascondiamo – spiega il dg dell’Usl 2 Francesco Benazzi -. Non eravamo abituati e ci siamo dovuti ritarare. Passare da 60 a 30 giorni per le prestazioni differite, e da 180 a 90 per le programmabili non è facile. Quasi diecimila persone erano fuori dai tempi ma saranno richiamate. Stiamo preparando le nuove agende per metterci in linea con le aspettative».
Un aiuto viene dai medici stessi che si spostano dalla propria sede principale per alleggerire altri distretti: «Ad esempio, un test diagnostico con liste più lunghe del previsto in ambito angiologico è l’ecocolordoppler. La nostra dottoressa Visonà a Castelfranco ha tempi di attesa più ridotti e verrà in ambulatorio a Borgo Cavalli per ridurre la forbice qui a Treviso. E per la prima volta Borgo Cavalli sarà aperto anche il sabato».
Entro luglio infatti riapre il distretto sanitario del centro storico, con venti nuovi ambulatori specialistici per ampliare l’offerta sanitaria, dedicati in particolare agli over 70: «In questo modo gli anziani non dovranno più recarsi fino a Motta, saranno agevolati nelle visite».
Un’altra grossa mano arriverà dal Cup provinciale, centro unico di prenotazione che verrà attivato da fine anno; oggi ce ne sono tre separati che agiscono autonomamente (ex Usl 7, 8 e 9), ma diventeranno un solo cervellone di prestazioni per trattare tutta la Marca come un’unica azienda, distribuite in base alle priorità. «Abbiamo proposto ad alcuni pazienti di prenotare in ambulatori di altri distretti, ma finché non ci sarà il Cup provinciale potranno rifiutare e noi dobbiamo rispettare la loro scelta – rileva Benazzi -. Quando però avremo il centro unico, un trevigiano potrà ricevere la prestazione a Conegliano e Asolo nei tempi previsti. Ovviamente, anche in questo cercheremo di agevolare la popolazione anziana. Non sempre i giovani hanno maggiore facilità a spostarsi, ma cominceremo con chi è meno pronto a raggiungere plessi più lontani».
Tutto per l’obiettivo principale, ridurre i tempi: «Entro la fine dell’anno dobbiamo rientrare in tutti i criteri per rispondere alla dgr regionale – chiude -. Le liste non sono rispettate per il 3- 4% delle prestazioni, con i parametri precedenti erano in regola e ora non lo sono più». E l’Usl 2 accelera: cittadini richiamati, tempi tagliati, regole da rispettare.
Silvia Madiotto – Il Corriere del Veneto – 4 luglio 2017