«L’Ulss 22 è giorno dopo giorno sempre più in difficoltà, a questo punto ha ragione chi ha presentato il disegno di legge regionale che ne prevede la soppressione, in modo da creare in provincia di Verona due sole Ulss, una che copra il Nord e l’altra il Sud».
Stefano Valdegamberi, consigliere regionale presidente di Futuro Popolare, spiega così in un comunicato che sosterrà la la proposta del Presidente della Commissione sanità regionale Leonardo Padrin, volta a ridimensionare il numero delle aziende sanitarie. «Personalmente ho sempre ritenuto che sarebbe il caso di fare una sola Asl per provincia ma a questo punto si può partire dalla proposta di Padrin che ne prevede nel Veronese due, auspicando che venga approvata entro questa legislatura, perché la situazione alla 22 è davvero sempre più difficile».
«Da circa un anno, infatti, i medici dell’azienda di Bussolengo – prosegue – lamentano l’esistenza di gravi problemi legati a decisioni unilaterali della direzione che tengono conto solo dei bilanci. Problemi che consistono in mancanza di turn over dei medici, molti dei quali stanno “scappando” da altre parti, nella mancata sostituzione delle apparecchiature, che spesso sono ormai obsolete, ed in un’assenza di programmazione che causa un disamoramento degli utenti, che finiscono spesso per rivolgersi alle strutture private». «Una situazione – precisa – che si è tradotta anche in una serie di azioni legali ed amministrative dei sindacati e che è diventata ancora più tumultuosa dopo che la direzione ha avvisato in ritardo che erano scadute le polizze assicurative dei medici». «Considerata questa situazione, e tenuto conto anche del braccio di ferro che la direzione ha in corso da tempo con amministrazioni comunali e associazioni a causa della riduzione dei servizi, in particolare quelli rivolti ai disabili, è evidente – conclude – come l’unica soluzione sia quella di arrivare a ridisegnare la sanità nel veronese, rendendola può efficiente e riducendone nel contempo le spese, eliminando la 22. Se la Regione vuole avere ancora una credibilità si sbrighi a farlo»
L’Arena – 22 dicembre 2013