Il Consiglio dei ministri, al termine di una riunione durata tre ore, ha approvato le nuove misure sulla semplificazione a favore dei cittadini e delle imprese. Le semplificazioni-bis varate intervengono lavoro e previdenza, infrastrutture, beni culturali, edilizia, privacy, ambiente agricoltura. Si tratta del secondo provvedimento in materia di semplificazione, che segue il decreto-legge 5/2012, il cosiddetto Semplifica Italia.
Monti: confido in un’approvazione rapida Il premier Mario Monti ha sottolineato che è «un importantissimo proseguimento dell’opera fatta in passato e prevede una semplificazione sia per i cittadini che per le imprese». Con una serie di interventi e accorgimenti, ha detto Monti, «confidiamo che questo ddl possa avere un percorso parlamentare spedito». Un ddl e non un decreto legge come auspicavano le imprese. Il testo, quindi, non usufruisce della procedura più rapida in Parlamento. Per il ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi il provvedimento «crea le condizioni ordinamentali di contesto perchè possa meglio esplicarsi l’attività economica delle imprese e perchè possa essere un po’ più semplice in alcuni passaggi burocratici la vita dei cittadini». Con il Durc si può compensare un credito nei confronti dell’erario Con il Durc (il Documento Unico di Regolarità Contributiva) «viene preso atto anche che un’azienda ha un credito (nei confronti dell’erario) e lo può compensare», ha detto il ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera, al termine del Cdm. Presentata la strategia energetica «Oggi viene presentata la strategia energetica nazionale: sono 15 anni, dal 1988, che non si faceva». Lo dice Mario Monti, in conferenza stampa al termine del cdm. «L’Italia – ha spiegato Monti – cerca di darsi una strategia complessiva energetica e siccome si tratta di un argomento di grande importanza per cittadini, imprese e ambiente, su questo il governo ha deciso di avviare una grande consultazione. Quindi oggi non é stata adottata una decisione, ma un disegno strategico che sarà oggetto di consultazioni pubbliche al termine delle quali il governo trarrà delle conclusioni». Vita più semplice per il cittadino Nel ddl semplificazioni-bis ci sono alcuni interventi per rendere la vita più semplice per i cittadini. Per esempio: il cambio di residenza e dichiarazione per la tassa dei rifiuti nello stesso contesto. Si evitano ai cittadini inutili peregrinazioni tra gli uffici e si previene l’evasione tributaria. Rilascio, su richiesta del diretto interessato, da parte degli Atenei, delle certificazioni dei titoli di studio anche in lingua inglese. Più sicurezza e meno carte Più sicurezza e meno carte, è la sintesi del primo punto del provvedimento che semplifica alcuni adempimenti formali in materia di sicurezza sul lavoro, senza toccare, precisa palazzo Chigi, «gli aspetti sostanziali della disciplina, la cui effettività viene anzi rafforzata». Si utilizzano modelli standard e procedure semplificate (da adottare sentite Regioni e parti sociali) nonché l’allungamento dei termini di apertura delle dogane per facilitare il disbrigo delle pratiche per l’import/export. Da una parte diventa più facile per le imprese il corretto adempimento degli obblighi sostanziali, dall’altra si agevola il controllo da parte degli organi di vigilanza e la partecipazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze. L’adozione di modelli e procedure semplificati consentirà di incidere in modo consistente su costi per i cittadini stimati in 3,7 miliardi i cui risparmi potranno essere quantificati in sede attuativa. «Riducendo gli adempimenti formali si liberano risorse per la tutela effettiva della sicurezza», spiega la nota di palazzo Chigi. Permessi per costruire con tempi certi Importanti interventi anche sul fronte dell’edilizia. In particolare sul permesso di costruire si prevede la certezza dei tempi di conclusione del procedimento. Viene eliminato il silenzio rifiuto previsto per il rilascio del permesso di costruire nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali: il provvedimento dovrà essere sempre espresso in base ai principi stabiliti dalla legge 241/1990. In caso di autorizzazione paesaggistica, al fine di assicurare la certezza dei tempi di conclusione del procedimento, si prevede l’obbligo dell’amministrazione competente, una volta decorso il termine, ridotto a 45 giorni per l’espressione del parere da parte del soprintendente, di provvedere sulla domanda di autorizzazione. Per ciò che riguarda la tutela ambientale si prevede un complesso di norme predisposte dal ministero dell’Ambiente per semplificare una serie di procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l’accelerazione, fermi restando i livelli di tutela. Saltato lo sconto sugli interessi per i crediti dell’Inps Nel provvedimento è saltato lo sconto (del 2%) sul tasso d’interesse per il pagamento dilazionato dei crediti contributivi dell’Inps da parte delle imprese. Il ddl contiene misure su lavoro, cittadini, ambiente ed edilizia.
ilsole24ore.com – 17 ottobre 2012