Il contratto nazionale ha impedito la riduzione immediata. E Bergamo chiede un libro bianco con l’analisi dei costi aziendali
VENEZIA – L’assessore alla Mobilità di Venezia, Ugo Bergamo, detta le condizioni: «Azzeriamo tutti i premi ai dirigenti dell’Actv. È una decisione che ho preso e che ho già comunicato». Ma la presa di posizione dell’assessore ha creato un piccolo “giallo”. Già, perché al di là della buona volontà, dopo le polemiche degli scorsi giorni sulla vicenda dei premi ai dirigenti dell’azienda di trasporto, pare che nella sede del Tronchetto ci sia stato più di qualche trambusto, non proprio per le spettro del denaro che verrebbe a premiare i quadri dell’Actv, quanto sulle prospettive.
E questo sulla base del contratto nazionale di lavoro per il 2010-11 che prevede un “doppio standard”: una parte fissa dello stipendio e una parte cosiddetta “variabile”, quindi – spiega l’azienda – relativa al raggiungimento degli obiettivi aziendali e non a obiettivi personali. E come “azzerare” premi che in realtà sono stabiliti dal contratto a livello nazionale? Nel pomeriggio, lo stesso Bergamo ha chiarito: «Mi riferivo a quello che potrebbe essere il bilancio 2011-2012». Insomma, eventualmente tutto rimandato al prossimo anno.
E allora anche all’Actv pare abbiano “quadrato il cerchio” ben sapendo, che il prossimo bilancio 2012 di Actv non sarà in utile vista la congiuntura economica generale tanto che a livello dirigenziale era già invalso l’orientamento, già fatto filtrare ai sindacati di categoria, che ci si dovrà scordare i “premi” non solo verso i dirigenti, ma anche verso i dipendenti (autisti, marinai e impiegati). Perchè, altro punto da tener presente, i “premi” per il 2010 non andranno solo ai dirigenti, ma anche all’«esercito» dei dipendenti, secondo i criteri del premio di produzione.
Intanto però Actv rimane nell’occhio del ciclone tanto quanto altre aziende del settore trasporti a livello nazionale che, proprio in virtù delle norme del contratto nazionale, si ritroveranno a pagare i premi al personale.
«Dobbiamo agire comunque – spiega ancora l’assessore Bergamo – anche secondo i criteri della cosiddetta “spending review” e quindi contenere al massimo le spese. Per questo, nei prossimi giorni, presenterò un vero e proprio “libro bianco” con l’analisi dei costi sostenuti dall’azienda in questi ultimi anni. Si tratterà di dare trasparenza e spiegare i criteri adottati in azienda per limitare gli sprechi». Insomma, lancia in resta verso l’Actv che da più di qualche settimana è presa di mira dall’Amministrazione comunale (le “sgridate” sui vaporetti rumorosi al Lido; la reprimenda sull’assenza di coperture agli approdi con gli utenti costretti al solleone ndr). Ma non è tutto. Se da un lato, Bergamo rilancia la volontà di mettere il naso nelle spese dell’azienda, dall’altro l’assessore annuncia l’apertura di un altro fronte, quello che in passato Il Gazzettino aveva definito la “parentopoli” dell’Actv.
Su questo Bergamo ha già fatto pervenire al presidente Marcello Panettoni e al direttore Maurizio Castagna, una lettera di richiesta per conoscere il “comportamento” dell’azienda ad oltre un anno dall’entrata in vigore della cosiddetta “Direttiva Orsoni” sull’accesso lavorativo nelle società partecipate secondo criteri di selezione a bando pubblico. «Credo sia arrivato il momento – conclude l’assessore – di conoscere il risultato di questa operazione. Il Comune ha bisogno di sapere quali e quante assunzioni e/o promozioni sono state fatte nell’arco di quest’anno in azienda. Quanti bandi e quante selezioni pubbliche sono state fatte per arruolare nuovo personale?».
Gazzettino.it – 3 luglio 2012