Il 23 gennaio si riaprirà il tavolo di confronto tra Asl 12 e sindacati sul tema della pianta organica e dei servizi. L’appuntamento è stato fissato ieri dopo il primo incontro che il nuovo direttore generale ha avuto con le parti sociali.
Un esordio anche su questo fronte, per Giuseppe Dal Ben, che ha raccolto unanimi consensi dal fronte opposto della scrivania. «Al di là delle formalità, siamo felici di come forse si sta cominciando a lavorare», osserva Francesco Menegazzi (Uil). «Spero che a questo punto la Regione offra le giuste garanzie per permettere al nuovo direttore generale di lavorare in condizioni ottimali, visto che si arriva da mesi in cui si è stati ostaggi di una guerra non dichiarata, ma più che evidente, tra Asl 12 e Regione. Sulle schede vediamo cosa accadrà, se determinate scelte vengono fatte per migliorare i servizi, ben vengano allora. La consapevolezza che nulla sarà come prima c’è in tutti, ma va potenziata la rete territoriale». Dalla Cisl, Dario De Rossi, fa notare che «Dal Ben ci ha fatto un buon discorso di presentazione, la priorità deve essere il cittadino. Noi puntiamo sugli orari di lavoro, la pianta organica e l’organizzazione del lavoro. I tagli? Non c’è ancora nulla di definitivo, mancano ancora le schede territoriali, e queste potrebbero riequilibrare quanto potrebbe essere perso in quelle ospedaliere». «Siamo pronti a lavorare per migliorare questa grande macchina che è la sanità veneziana», sostiene Mirco Ferrarese (Cgil). «Vedremo se si riusciranno a dare delle gambe solide a tutti i temi che dovremo affrontare assieme all’Asl 12. Potenziare senza poter assumere è però dura, i vincoli finanziari sono forti, ma soluzioni si devono trovare». Soddisfazione arriva anche dai Cobas Sanità che, in un volantino, ieri pomeriggio hanno parlato di «fine della dittatura della sanità pubblica a Venezia», e auspicano «la fine di una politica sanitaria volta agli interessi immobiliari, che ha permesso lo scempio del territorio veneziano e una trasparenza della gestione amministrativa prossima allo zero. Cobas Sanità spera vivamente che si apra un nuovo capitolo nella gestione dell’Asl 12, per una programmazione sanitaria che parta dalle reali necessità di cura dei cittadini, che assicuri appropriate risorse e personale, e non ulteriori contrazioni ed impoverimento dei servizi». Sui tagli annunciati dalle schede, Gabriele Scaramuzza (Pd) scrive: «Non si comprende perché l’Ospedale dell’Angelo debba vedere diminuita la propria dotazione di posti letto, se secondo il nuovo piano socio-sanitario dovrà divenire polo provinciale di riferimento per le alte specialità. A valere è la logica di tagli lineari e indiscriminati, destinati ancora una volta a penalizzare le realtà virtuose e i cittadini, soprattutto quelli più deboli, che vedranno diminuire i servizi». Intanto Onofrio Lamanna sarà direttore sanitario ad interim, così come il direttore dei Servizi sociali uscente, Massimo Fusello, in attesa che il direttore generale faccia le nomine definitive per i due ruoli cardine nell’Asl 12.
La Nuova Venezia – 8 gennaio 2012