RONCO. Il gruppo «100% animalisti» contesta in piazza: «Non è legale utilizzare anfibi selvatici». Un cavillo giuridico ha imposto agli organizzatori di Scardevara di annullare dopo 41 anni l’evento. Il sindaco: «Ma nel 2012 si farà»
Sospesa per proteste la corsa delle rane Ronco. Non era mai successo in 41 anni di storia della prova folkloristica. Ieri sera la 42° edizione della Corsa con la rane, appuntamento finale della sagra di Sant’Anna a Scardevara, non si è tenuta. Dopo un lungo braccio di ferro tra i rappresentanti dell’amministrazione comunale, la polizia locale, il comitato sagra e i rappresentanti dei «100% animalisti», la corsa con gli anfibi è stata annullata.
La Prefettura di Verona aveva segnalato al sindaco la presenza di questo gruppo animalista, tanto che assieme ai vigili urbani, sono stati schierati in piazza anche i carabinieri della stazione di Ronco e della compagnia di Legnago. Alle 20.30 puntuali, si sono presentati alla sagra una decina di giovani vestiti di nero, sventolanti bandiere con il teschio dei pirati, scortati dai carabinieri. Questi hanno chiesto di conferire con il sindaco e il responsabile della pubblica sicurezza, il comandante di vigili.
I «100% animalisti» hanno fatto presente che avrebbero denunciato il comandante dei vigili, Alessandro Fozzato, il sindaco, Massimo Fin, il presidente del comitato sagra e chiunque avesse corso con le rane sulla carriola. Questo in virtù di una legge che tutela le rane selvatiche e che non consente vengano impiegate per scopi ludici. Per quelli possono essere usate solo rane di allevamento.
I «100% animalisti» hanno chiesto di annullare la corsa, oppure che un responsabile firmasse una dichiarazione che le rane usate per la corsa erano state comprate da un allevamento. Nessuno ha potuto rilasciare tale dichiarazione, essendo rane pescate nei fossi del paese. I rappresentanti dell’associazione sono rimasti imperterriti in piazza.
Poco dopo le 21.30 il sindaco Fin ha preso in mano il microfono ed ha annunciato che la corsa con le rane non si sarebbe tenuta. «Sono rammaricato, ma non prendetelo come un segno di debolezza», ha detto Fin, «non ci sono spiragli legali per fare diversamente».
«Altrimenti il Comune avrebbe dovuto pagare l’avvocato a tutti i concorrenti», confessa al termine della discussione Fin. «Vorrà dire che l’anno prossimo prenderemo rane di allevamento e riproporremo la corsa».
L’annuncio del sindaco è stato accolto con un boato di delusione dal numeroso pubblico presente, mentre i militanti di «100% animalisti» esultavano per essere riusciti nel loro intento. A questo punto i carabinieri li hanno fatti allontanare a lato del palco e della cucina, senza farli passare in mezzo alla piazza, mentre un folto gruppo di persone venute ad assistere alla corsa, li salutava con il coro «scemi, scemi» ed esibendo loro il gesto dell’ombrello
L’Arena 27 luglio 2011