Forze dell’ordine e veterinari intervengono in una casa a Jolanda di Savoia (Ferrara). Quarantaquattro tra cuccioli e adulti trovati in condizioni precarie
Quarantaquattro cani, tra cui alcuni cuccioli, erano tenuti in un allevamento in condizioni a dir poco precarie e in gravissime situazioni di salute. Ed è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per restituire loro una vita dignitosa.
E’ quello che è successo nel territorio di Jolanda di Savoia, nel quale è stato trovato uno di quei luoghi che non è possibile definire correttamente, anche se qualcuno avrebbe forse l’ardire di definirli allevamenti. Lager, forse, e detto con il massimo rispetto per i deportati. Ma un paio di giorni fa, eseguendo una disposizione delle autorità giudiziarie, è scattata nel territorio di Jolanda di Savoia un’operazione congiunta in coordinamento tra l’Area di Sanità Pubblica Veterinaria dell’Azienda Usl, il comando della stazione dei carabinieri e la polizia municipale di Jolanda di Savoia che ha portato le autorità sanitarie e le forze dell’ordine ad intervenire presso una casa rurale e a sequestrare 44 cani, detenuti in spregio alle più elementari norme igieniche, sanitarie e zootecniche, praticamente tutti in precarie o gravi e persino gravissime condizioni di salute, imprigionati in gabbie piccole e sovraffollate.
«Non posso che ringraziare- ha detto il sindaco di Jolanda, Elisa Trombin- le forze dell’ordine ed i servizi veterinari e di igiene pubblica, che sono interventi di concerto insieme a noi. E ringrazio i cittadini che hanno segnalato questa situazione e tutti coloro che hanno condotto le indagini, perché in questo modo è stato possibile salvaguardare la salute sia delle persone ( perché le condizioni igienico sanitarie della casa presso la quale si è intervenuti erano pericolose anche per le persone) che degli animali coinvolti, perché la salvaguardia ed il benessere della salute sia dei cittadini che degli animali non si possono non considerare delle priorità assolute».
Gli animali, 26 adulti e 16 cuccioli di diverse razze (quasi tutte piuttosto pregiate: Jack Russel terrier, Dogue de Bordeaux, Shar-pei, Pastore del Caucaso, Pastore dell’Asia Centrale, Carlino, Cane Corso oltre ad alcuni meticci) ed età sono stati immediatamente ricoverati per le prime terapie e per gli accertamenti clinici, tutt’ora in corso, in quattro canili, tre della provincia ed uno di Bologna. I quattrozampe sono stati portati dopoil sequestro ne Centro Protezione del cane”di Migliaro (tel. 0533–539483) , nel Canile Intercomunale di Portoverrara (tel. 0532–812885), nel Canile Comunale di Ferrara (tel. 0532 – 751454) e nel canile Il Giovanetto di San Giovanni in Persicelo (tel. 051-827697). E ’ importante infatti ricordare che, una volta ristabilitisi, gli animali potranno essere adottati dai cittadini, che potranno richiederli semplicemente rivolgendosi alle strutture di ricovero. (a.b.)