Il possibile legame tra Zika e microcefalia mette in allarme gli esperti dell’Oms, che ieri hanno classificato la diffusione del virus come “Emergenza internazionale di salute pubblica”. Si tratta di una dichiarazione di guerra e arriva dall’istituzione che due anni fa era stata criticata duramente per aver atteso troppo tempo prima di definire allo stesso modo l’epidemia di Ebola.
La malattia trasmessa prevalentemente dalla zanzara “aedes aegypti” che entro il 2016 potrebbe provocare 4 milioni di casi in America viene adesso equiparata proprio alla febbre emorragica che ha sconvolto l’Africa e alla Polio. Dall’Oms spiegano che la minaccia è molto meno preoccupante delle altre due ma quel legame tra virus e malformazioni dei neonati costringe a grande prudenza. Secondo il direttore generale dell’agenzia delle Nazioni Unite, Margaret Chan, il collegamento è “fortemente sospetto”, anche se ancora mancano prove scientifiche definitive.
Ora tutti i Paesi del mondo sono allertati, e devono collaborare nella lotta al virus. Andranno tra l’altro definite procedure standard per affrontare la malattia e ci si dovranno scambiare informazioni. Detto questo, il comitato di esperti, ha aggiunto Chan, non rietiene che per ora si debbano chiedere restrizioni nei viaggio o nei commerci. Molti Paesi così si sono limitati a suggerire alle donne incinte che intendono viaggiare nelle aree a rischio di rinviare la partenza. «Lo Zika virus da solo non sarebbe stato definito un’emergenza – ha sottolineato David Heymann, a capo della commissione di esperti nominati dall’Oms – perché per quanto ne sappiamo non causa condizioni cliniche gravi. Abbiamo deciso di dichiararla emergenza solo per il possibile legame con la microcefalia». Potrebbero volerci tra i sei e i nove mesi per provarlo scientificamente. La dichiarazione permetterà di utilizzare per la prima volta un fondo speciale istituito dopo l’emergenza Ebola, che servirà per distribuire materiale protettivo e dare consigli alle donne nei Paesi colpiti e a realizzare ricerche sul virus e trovare un test diagnostico rapido nonché cure e vaccini.
Ecco le raccomandazioni del Comitato:
Microcefalia e virus Zika
– La sorveglianza su casi di microcefalia e GBS dovrebbero essere standardizzati e rafforzati, in particolare nelle zone di nota trasmissione del virus Zika e delle aree a rischio trasmissione.
– La ricerca l’eziologia di nuovi legami con disturbi neurologici e di microcefalia dovrebbero essere intensificati per stabilire se vi sia un nesso causale con il virus Zika e / o con altri fattori o co-fattori.
– Poiché si sono verificati questi casi in zone recentemente infettate dal virus Zika, e in linea con le buone pratiche di salute pubblica e la mancanza di un’altra spiegazione per questi cluster, il Comitato sottolinea l’importanza di porre in atto misure aggressive per ridurre l’infezione da virus Zika, in particolare tra le donne in gravidanza e quelle in età fertile.
Le misure precauzionali
– Rafforzare la sorveglianza per l’infezione, attraverso la diffusione di definizioni di caso standard e della diagnostica per le zone a rischio.
– Sviluppo di nuovi strumenti diagnostici per favorire misure di sorveglianza e di controllo.
– Potenziare la comunicazione del rischio nei paesi colpiti per rispondere alle preoccupazioni della popolazione, migliorare l’impegno della comunità, migliorare il reporting e garantire l’applicazione di delle misure di controllo e di protezione
– L’attenzione dovrebbe essere data a garantire donne in età fertile e le donne in gravidanza soprattutto avere le informazioni e i materiali necessari per ridurre il rischio da esposizione.
– Le donne in gravidanza che sono state esposte al virus Zika devono essere informate e seguite sulla base delle migliori informazioni disponibili.
Misure a lungo termine
– Intensificare le attività di ricerca e sviluppo per i vaccini virali Zika, terapie e strumenti diagnostici.
– Nelle aree colpite i servizi sanitari dovrebbero essere preparati per i potenziali aumenti di sindromi neurologiche e / o malformazioni congenite.
Misure di viaggio
– Non ci sono restrizioni sui viaggi e gli scambi con i paesi, aree e / o territori con la trasmissione del virus Zika.
– I viaggiatori dirette nelle aree colpite dovrebbero ricevere aggiornamenti sui consigli, sui potenziali rischi e sulle misure appropriate per ridurre la possibilità di esposizione alle punture di zanzara.
– Piena attuazione delle raccomandazioni dell’OMS in materia di disinfestazione standard di aerei e gli aeroporti.
Condivisione dei dati
– Le autorità nazionali devono garantire la segnalazione e la condivisione di informazioni in modo rapido e tempestivo.
– Studi virologici e epidemiologici basati su dati clinici relativi ai tassi di aumento di microcefalia e / o GBS, e la trasmissione del virus Zika, devono essere rapidamente condivisi con l’OMS per facilitare la comprensione internazionale dei questi eventi, per orientare il sostegno internazionale per gli sforzi di controllo, e di dare la priorità ulteriormente ricerca e sviluppo del prodotto.
Repubblica e Quotidiano sanità – 2 febbraio 2016