E’ stata pubblicata oggi sul sito del Ministero della Salute la lista con ottocento nomi dei dirigenti, che d’ora in poi potranno “decadere” in base alle valutazioni ricevute. La pubblicazione dei nomi certifica la nascita di un elenco di persone scelte in base ai curricula e alla valutazione di una serie di esperti. Le Regioni potranno scegliere solo tra quelle persone i dg che vogliono selezionare per le loro Asl.
E’ stato pubblicato sul sito del Ministero della salute l’elenco nazionale degli idonei al conferimento dell’incarico di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale, formato dalla Commissione appositamente nominata dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ai sensi del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, e successive modificazioni, Commissione presieduta dal Vice Avvocato Generale dello Stato Gabriella Palmieri.
La Commissione ha svolto la propria attività di scrutinio e valutazione delle domande dal 4 settembre 2017 all’8 febbraio 2018.
Solo coloro che sono inseriti nell’elenco nazionale potranno, infatti, partecipare alle selezioni indette dalle regioni per il conferimento di tale incarico apicale.
L’idoneità ha la durata di quattro anni, fatta salva la decadenza nei casi prescritti dal legislatore, e l’elenco sarà aggiornato con cadenza biennale.
Ciascun candidato, a decorrere dalle ore 12.00 di giovedì 15 febbraio 2018, potrà verificare gli esiti della propria valutazione accedendo alla piattafoma informatica www.alboidonei.sanita.it utilizzando le credenziali di accesso alla piattaforma già rilasciate per la compilazione della domanda.
“Con la formazione del primo elenco nazionale di idonei alla nomina di direttore generale degli enti del SSN – dichiara il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – , si realizza una riforma epocale che ha l’obiettivo di riequilibrare i rapporti tra il vertice politico regionale e la governance delle aziende sanitarie, al fine di slegare, in particolare, la nomina dei direttori generali dalla “fiducia politica” per agganciarla a una valutazione di profilo esclusivamente tecnico, finalizzata alla selezione di professionalità qualificate e adeguate a ricoprire, nell’ambito della governance degli enti del Servizio sanitario nazionale, l’incarico strategico di direttore generale. Sarà inoltre prevista la decadenza dall’incarico per i direttori che entro 24 mesi non abbiano raggiunto gli obiettivi”.
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L’elenco dei nomi in rete
La pubblicazione dei nomi, intanto, certifica la nascita di un elenco di persone scelte in base ai curricula e alla valutazione di una serie di esperti. Le Regioni potranno scegliere solo tra quelle persone i dg che vogliono selezionare per le loro Asl. «Il problema principale del sistema sanitario — commenta Lorenzin — è di natura organizzativa e gestionale. Per questo abbiamo cambiato il modo di selezionare i direttori lasciando, ovviamente, le competenze alle Regioni, ma riportandole a criteri di valutazione meritocratici validi per tutti e quindi assicurando procedure conformi a principi di merito, imparzialità e trasparenza».
I requisiti
L’elenco degli idonei verrà aggiornato ogni due anni. Il limite di età per essere inseriti è di 65 anni e per l’iscrizione sarà necessario possedere l’attestato di formazione in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria. I candidati saranno selezionati tenendo conto dell’esperienza dirigenziale che hanno e degli specifici titoli formativi e professionali. La permanenza nell’elenco durarà 4 anni, salvo provvedimenti di decadenza.
La decadenza
La novità più importante riguarda però la decadenza. I direttori avranno una sorta di pagella: saranno valutati in base al raggiungimento degli obiettivi di salute, al funzionamento dei servizi, e al rispetto degli obiettivi economico-finanziari. Dovranno garantire i livelli essenziali di assistenza (Lea), e eliminare le liste di attesa. Decadranno se la loro performance sarà valutata in modo negativo, se da parte loro ci sarà una manifesta violazione della legge o degli obblighi di trasparenza. «Parte finalmente una rivoluzione silenziosa alla quale siamo arrivati con un iter lungo e faticoso», commenta Lorenzin.
Gli altri direttori
Il decreto riguarda anche i direttori sanitari, amministrativi e dei servizi sociosanitari. Per queste figure professionali sarà costituito un elenco regionale di idonei. Per l’iscrizione in quest’elenco i candidati dovranno passare una selezione per titoli e colloquio, anche in questo caso saranno valutati da una commissione di esperti. “I direttori generali – spiegano dal ministero – avranno l’obbligo di attingere agli elenchi della Regione o di altre Regioni per il conferimento degli incarichi e, infine, anche in questo caso viene prevista la decadenza in caso di manifesta violazione delle leggi o regolamenti o per violazione degli obblighi in materia di trasparenza”.
12 febbraio 2018