“Attorno alle macellazioni della carne c’è un business miliardario. Il mercato della macellazione è in mano a Cosa nostra”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, incontrando i giornalisti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, in merito agli ultimi sviluppi del contrasto alla macellazione abusiva della carne. Dopo l’agguato a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi che si è impegnato proprio su questo fronte, Crocetta ha annunciato una serie di misure d’urgenza contro un sistema che secondo il presidente coinvolgerebbe anche i veterinari.
Ferma la risposta del Sivemp Sicilia che in una lettera a Crocetta definisce le sue esternazioni “immotivate e immeritate”. Il Sindacato condanna “con assoluta fermezza, il gravissimo episodio occorso al dottor Antoci e agli agenti della sua scorta. A loro vanno la nostra solidarietà per l’avvenimento accaduto ed apprezzamento per il lavoro che svolgono. Ma aggiunge: “Non possiamo, però, esimerci dall’esternare stupore e disappunto per alcune affermazioni espresse dal presidente Crocetta, nel quadro di più ampie riflessioni, nei confronti della dirigenza medico veterinaria” peraltro “assolutamente estranea e non competente sulla gestione delle attribuzioni dei pascoli demaniali, considerato il principale movente dell’attentato. “Noi mafia e malaffare li contrastiamo quotidianamente e da sempre, nonostante le croniche carenze di organico, condivise anche in recenti incontri avvenuti in Assessorato, e mai risolte – scrive il segretario regionale Marcello Grasso -. Sono quotidianamente decine i reati, penali ed amministrativi, contestati da Medici Veterinari delle nostre Asp e proposti alle autorità competenti con assoluta abnegazione e con il senso di responsabilità che la nostra funzione di dirigenza dello Stato ci impone”. Da qui la richiesta “di non generalizzare eventuali comportamenti illeciti di qualche individuo buttando fango su un intera categoria”
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23 maggio 2016