Diciassette persone a giudizio: avrebbero alterato 26 corse tra il 2006 e il 2007 per pilotare le vincite delle scommesse
PADOVA – La Procura della Repubblica di Potenza ha chiesto il rinvio a giudizio di 17 persone – per lo più driver, allenatori e proprietari di scuderie – accusate di far parte di un’associazione per delinquere che, fra il 2006 e il 2007, ha alterato il risultato di 26 gare ippiche allo scopo di pilotare le vincite delle scommesse legate alle corse. Alcune di queste si sono svolte nell’ippodromo di Padova e Trieste.
Le indagini – cominciate da una “costola” dell’inchiesta, coordinata dall’allora pm di Potenza, Henry John Woodcock, che il 16 giugno 2006 portò in carcere a Potenza Vittorio Emanuele di Savoia – sono state fatte dalla squadra mobile della questura di Potenza, dalla polizia stradale, dal servizio centrale operativo della polizia e dalla squadra mobile di Firenze. La competenza è passata prima a Firenze, poi a Roma e infine è tornata alla Procura di Potenza.
In pratica, in seguito ad alcune intercettazioni telefoniche, furono approfonditi i rapporti tra un faccendiere romano e un concessionario di auto di Viareggio, per finire al presunto capo dell’associazione, il driver Enrico Bellei, considerato il manipolatore di ordini di arrivo delle corse, con accordi fra driver, allenatori e allevatori di cavalli. La banda orbitava attorno al concessionario viareggino, definita «persona estremamente facoltosa», in grado di gestire «un vasto giro di affari» e di raccogliere e far rendere le «notizie qualificate» che dovevano portare ad alterare le corse e a intascare le scommesse (l’operazione fu chiamata “Tris”).
Le corse “truccate” negli ippodromi delle province di Trieste, Modena, Firenze, Bologna, Padova, Torino, Milano e Foggia. L’ordine di arrivo delle corse veniva manipolato anche attraverso l’alterazione delle prestazioni dei cavalli, con la somministrazione di farmaci e sostanze illecite (vi sono, infatti, anche accuse di falsità in certificazioni e di maltrattamenti di animali).
Gazzettino – 10 maggio 2013