Il dottor Pagan: «È una triste incombenza, ma a Verona come altrove non c’è altra soluzione». Un servizio privato a pagamento. Gli stradini dell´Amia sono autorizzati a raccogliere soltanto le carcasse degli animali randagi.
Uno strattone, il cane che si libera del guinzaglio, attraversa la strada. E non torna più. Un´esperienza traumatica. Con un seguito non meno drammatico, come ci segnala una signora che pochi giorni fa, impotente, ha visto il proprio amico a quattro zampe, un Dalmata di 11 anni, finire sotto le ruote di un autobus dell´Atv che, per la cronaca, non si è fermato. E questo sebbene il Codice della strada, dopo le recenti modifiche, preveda il diritto-dovere di soccorrere gli animali feriti e l´obbligo di fermarsi e assicurare un pronto intervento in caso di incidente. Nel Codice, in particolare, è scritto che «colui che, responsabile di un incidente, non si fermerà o non si adopererà per assicurare un tempestivo soccorso agli animali coinvolti, rischierà una sanzione amministrativa da 389 a 1559 euro». Inoltre, «se si è comunque coinvolti in un incidente e non si chiama aiuto per gli animali coinvolti si rischia la sanzione amministrativa da 78 a 311 euro»
«Veder morire il mio cane è stato terribile», racconta la signora, «ma ancora più terribile è stato scontrarsi con la realtà: nessuno è autorizzato a recuperare la carcassa dell´animale. Ho chiesto ai carabinieri cosa potevo fare, e con gentilezza mi hanno risposto che dovevo arrangiarmi. Ho chiamato l´Amia e mi hanno detto che loro possono recuperare solo gli animali randagi. Ho dovuto raccogliere io, con le lacrime e un groppo in gola, i resti del mio cane. Lo trovo veramente assurdo».
Ma le cose stanno così, come conferma il responsabile del canile dell´Ulss 20, dottor Andrea Pagan de Paganis. «Nell´ambito del Comune di Verona a accuparsi della raccolta delle carcasse di cani e gatti morti sulle strade sono gli stradini dell´Amia, sempre che gli animali siano randagi. Se invece si riesce a risalire al proprietario, dovrà essere lui a farsi carico dello smaltimento, portandolo ad esempio dal veterinario di fiducia, sempre che abbia il freezer. Spetta comunque al padrone raccoglierlo dall´asfalto, in qualunque condizione si trovi. È triste, ma è così a Verona e ovunque».
Una soluzione meno traumatica c´è, ma ha il suo costo. In caso di bisogno (anche se l´animale dovesse morire a casa e non si è nelle condizioni di seppellirlo nel giardino) si può comporre il numero verde 800272312 e contattare Argo, società di Noventa Padovana che dal 1997 si occupa della gestione dell´ultimo viaggio del nostro animale (il sito internet è www.amicipersempre.it). Entro quattro ore dalla chiamata, un mezzo di Argo raggiunge qualunque località della nostra provincia per raccogliere le spoglie dell´animale che – per legge – devono essere eliminate in inceneritori o impianti idonei. Oppure si può chiedere di portarlo nel cimitero per animali che si trova alle porte di Bussolengo o nel loro. Un ultimo viaggio degno dell´amore dato e avuto
L’Arena di Verona – 23 ottobre 2012