Al via 25^ edizione Eurocarne. Sottoprodotti: ne parlano veterinari
Fino a domenica una vetrina sull’intera filiera con 315 espositori, ed una quota estera del 32%, in rappresentanza di venti Paesi. Venerdì 25 il convegno organizzato dalla Simevep
L’universo di quelli che sono chiamati sottoprodotti è in realtà una risorsa multiforme. Basti pensare alle pelli per scarpe, borse, industria del mobile o dell’auto, ma anche al siero di latte o agli omega 3 estratti dalle pelli dei pesci. La Società italiana di medicina veterinaria preventiva ne parla in un evento formativo organizzato a Verona durante Eurocarne.
Inaugurata oggi a Veronafiere la venticinquesima edizione di Eurocarne, il salone triennale delle tecnologie e prodotti per la lavorazione, conservazione, refrigerazione e distribuzione delle carni. E’ organizzato dall’ente fieristico scaligero in collaborazione con Ipack-Ima. Fino a domenica una vetrina sull’intera filiera (che ha un valore superiore ai 33 miliardi di euro) con 315 espositori, ed una quota estera del 32%, in rappresentanza di venti Paesi. “Un settore – ha detto il presidente di Veronafiere, Ettore Riello – che ha nell’export il suo dna, quindi anche questa manifestazione contribuisce a promuovere e penetrare nuovi mercati”.
“Eurocarne è la più importante rassegna mondiale del comparto – ha aggiunto il direttore generale Giovanni Mantovani – e Veronafiere fa la sua parte, consolidando il ruolo di leader nell’agroalimentare”.
Il salone triennale porta sotto la lente un settore spesso sconosciuto anche agli stessi operatori. Eppure con una potenzialità economica così rilevante che è persino difficile stabilirne contorni e dimensione. L’appuntamento è per il 25 maggio (ore 9,30, Sala Salieri – Palaexpo Veronafiere), dove appunto la Società italiana di medicina veterinaria preventiva e l’Ordine dei veterinari di Verona parleranno dell’argomento: «Sottoprodotti animali: conosciamoli meglio».
Infatti, secondo Roberto Poggiani, responsabile della Simevep del Veneto e moderatore dell’evento formativo rivolto a medici, veterinari e tecnici della prevenzione, «si chiamano comunemente sottoprodotti, ma rappresentano un mercato che nel suo complesso vale svariati milioni di euro». Qualche esempio? Le pelli dei bovini riforniscono l’industria manifatturiera, dai divani alle automobili, fino alle scarpe o le borse. Oppure al siero di latte, utilizzato per l’alimentazione animale o dall’industria farmaceutica per le elevate proprietà proteiche. Il siero ematico costituisce un ottimo legante per compattare carni sbriciolate.
Proviene da un sottoprodotto anche la «pelle artificiale», molto richiesta nell’Estremo Oriente. Gli omega 3 e gli omega 6, acidi grassi polinsaturi che l’organismo umano non è in grado di produrre, vengono estratti dalla pelle dei pesci. «I sottoprodotti delle industrie alimentari meritano maggiore attenzione da parte dei veterinari – spiega il professor Valerio Giaccone, docente all’Università di Padova – non soltanto perché i sottoprodotti sono di fatto una risorsa preziosa da recuperare e valorizzare, ma anche perché talvolta sono potenziali inquinanti».
Relatori del convegno saranno: Sergio Casella (Natura e generalità dei sottoprodotti), Frank Clement (Possibili impieghi dei sottoprodotti per l’alimentazione animale), Valerio Giaccone (Destino dei patogeni alimentari nei sottoprodotti), Laura Gemma Brenzoni (I sottoprodotti e la legge), Enrico Tammiso (Linee guida regionali per una corretta gestione dei sottoprodotti).
servizio stampa Veronafiere – 24 maggio 2012