L´Ulss 5 verso la fusione con l´Ulss 6. L’azienda che unisce la sanità pubblica di Arzignano, Montecchio, Valdagno e Lonigo verso l’accorpamento con Vicenza. È una delle ipotesi di lavoro sul tavolo dell´assessore regionale Luca Coletto.
Le schede ospedaliere, che dovranno sostituire quelle vecchie di 10 anni, sono quasi completate. L´assessore ha spiegato i criteri ai capigruppo della maggioranza Lega-Pdl a palazzo Ferro Fini. E fra le probabili novità per il prossimo triennio spunta il commissariamento di cinque Ulss, fra cui Arzignano. Le altre aziende in predicato sono la 2 di Feltre, la 14 di Chioggia, la 19 di Adria, la 21 di Legnago.
Il nuovo direttore generale, che dal 1 gennaio 2013 si insedierà a Vicenza, avrebbe quindi un doppio ruolo: potrebbe fare anche il commissario di Arzignano in vista dell´unificazione amministrativa delle due aziende. Se l´ipotesi verrà confermata, nel percorso politico che porterà all´approvazione delle schede, non si tratterà di un commissario-liquidatore ma di un dg che dovrà gestire la fase di passaggio per l´aggregazione dell´Ulss 5 con la 6. In altre parole, la dimensione e i confini territoriali dell´unità 5 resterebbero gli stessi di oggi, così il numero degli ospedali e dei reparti in una rete con bacino base di 200 mila utenti e 400 posti-letti. Anche il personale rimarrebbe incardinato all´Ulss 5. L´azienda ha personalità giuridica, per cui medici, tecnici, infermieri, amministrativi assunti e stipendiati restano dipendenti a tutti gli effetti dell´azienda dell´Ovest vicentino. I processi di mobilità potrebbero iniziare solo dopo la soppressione dell´Ulss, un atto che, però, può avvenire, solo per legge e con un altro iter.
La stessa questione dell´ospedale di Valdagno, che graviterebbe più su Santorso e l´Ulss 4, per il momento non si pone. È tutta un´altra storia rispetto alle schede ospedaliere, che hanno una ratio diversa rispetto alla composizione e alla geografia delle Ulss. Servono solo a definire funzioni e dotazioni degli ospedali.
Insomma, l´Ulss 5 non verrebbe assolutamente smembrata e neppure toccata. Il dg-commissario, in questo periodo di transizione, avrà soltanto il compito di preparare la fusione attraverso la riorganizzazione di servizi di carattere generale. Ad esempio si potrebbero fare sinergie con il magazzino, con le gare per l´acquisto di apparecchiature, beni, presìdi sanitari e materiali di uso comune, con determinate attività come pulizie, mensa, calore. Niente di diverso da quanto accade già in altre Ulss del Veneto, visto che il commissariamento, anche se per ragioni contingenti verificatesi nel corso del mandato, è un modello già praticato dalla Regione.