Allarme West Nile. Febbre e ricoveri, 12 casi in tre province: Rovigo, Ferrara e Modena. Grave 52enne di Occhiobello
Due pazienti al Sant’Anna di Ferrara e due a Modena a cui si aggiungono i contagi registrati nel rodigino. Una dozzina di casi di contagio fra Rovigo, Ferrara e Modena, molti dei quali culminati nel ricovero in ospedale.
La presenza e diffusione del virus della Febbre del Nilo o West Nile Fever, il nome con cui è più conosciuta la malattia, ha messo in allarme da alcune settimane i sistemi sanitari delle tre province (ma l’allerta è stato trasmesso anche a Parma e Reggio Emilia) che si affacciano sulle due sponde del Po. L’ultimo caso ufficializzato è quello del cittadino senegalese di 52 anni, residente a S. Maria Maddalena (Ro), ricoverato venerdì in prognosi riservata.
Sulla sua presenza all’ospedale di Cona, però, ieri non sono arrivate conferme. A Ferrara ricoverate, al momento, risultano due persone: una donna di 41 anni, primo episodio di infezione registrato quest’anno in provincia e in regione pochi giorni prima di ferragosto, e un uomo di 58 anni, entrambi residenti a Ferrara: hanno contratto la West Nile Desease nella forma che comporta un rischio neurologico, ma le loro condizioni sono buone e il decorso viene definito benigno. Altre due persone sono ricoverate a Modena (l’ultimo paziente che si è ammalato ha 73 anni). A questi episodi sono da aggiungere altri 3 casi di contagio lieve, indicati come semplice febbre da virus West Nile. Poi ci sono i 4 (o 5) casi rilevati nel rodigino, dove è stato registrato il primo ricovero del 2013 (in Italia) per infezione da virus della febbre del Nilo. Quattro pazienti (uno dei quali è stato curato in un reparto di Terapia intensiva nell’ospedale del capoluogo veneto) sono già stati dimessi. Il quinto dovrebbe essere il cinquantaduenne residente a S. Maria Maddalena, di cui però nè Asl di Ferrara nè azienda S. Anna ieri hanno confermato il ricovero nell’ospedale di Cona. Neanche dall’Asl di Rovigo sono giunte notizie più precise di quelle disponibili sull riva destra del Po per cui sul caso – fino a conferme o smentite ufficiali – per ora resta un interrogativo. Sommando ai pazienti emiliano romagnoli quelli assistiti a Rovigo, quindi, in totale i casi di infezione dovrebbero essere 11 (3 dei quali presentatisi con una semplice febbre) oltre al cittadino di Occhiobello sul quale si attendono notizie più complete dagli enti sanitari.
L’Asl di Ferrara e la Regione Emilia Romagna, intanto, spiegano in una nota che a Reggio Emilia, Bologna, Parma, Ferrara e Modena prosegue la sorveglianza «che ha confermato la circolazione virale. A oggi sono 89 i campioni di zanzare risultati positivi al test per la ricerca del virus West Nile, mentre la sorveglianza sui volatili selvatici ha consentito di individuare in totale 43 positività in uccelli, prevalentemente gazze». I controlli predisposti hanno consentito di rilevare inoltre6 donatori di sangue positivi al virus.
25 agosto 2013 – La Nuova Ferrara