Stop alla pesca delle anguille su tutto il Garda. Il divieto di pesca, commercializzazione e detenzione sul luogo di prelievo dell’anguilla è scattato anche per il Bresciano dopo gli analoghi provvedimenti sulle sponde veronesi e trentine del Benaco.
Lo scorso febbraio, in seguito ad alcuni prelievi e controlli era stata riscontrata una concentrazione di Pcb (diossino-simile) nel 38% degli esemplari ittici.
Il ministero della Salute aveva immediatamente vietato la commercializzazione delle anguille pescate nel lago, ma il provvedimento per il divieto di pesca era di competenza provinciale. L’ordinanza disposta dall’amministrazione provinciale resterà in vigore fino al 21 giugno 2012 su tutta la sponda bresciana.
Il divieto, ha spiega l’assessorato alla Pesca della Provincia di Brescia, è stato adottato “a titolo precauzionale, a seguito del divieto ministeriale di commercializzazione, e in conformità agli analoghi atti di interdizione già adottati dalle province di Trento e Verona”.
Nell’ordinanza è disposto anche il “divieto di trattenimento e detenzione sul luogo di pesca” (inclusa l’imbarcazione il relativo sito di approdo) di esemplari di anguilla pescati sul Garda. I capi eventualmente catturati dovranno essere immediatamente liberati.
15 settembre 2011