E’ un provvedimento destinato a fra discutere animalisti e attivisti: l’Australia abbattera’ oltre diecimila cavalli selvaggi nell’Outback, aree remote e semi-desertiche del continente. L’abbattimento di massa e’ un tentativo di controllare la proliferazione degli animali selvatici che stanno distruggendo gli habitat naturali.
Il Central Land Council ha spiegato in una nota che molti animali, tra cui cavalli, asini e cammelli, muoiono a migliaia a causa della mancanza di cibo ed acqua e che l’abbattimento e’ necessario per motivi ambientali. Si tratta infatti di animali morenti che stanno inquinando i pozzi d’acqua, esercitando di conseguenza un impatto negativo sui tassi di sopravvivenza di altre specie autoctone che si basano sulle stesse fonti idriche potabili. L’annuncio dell’inizio degli abbattimenti e’ stato lanciato dall’Australian Broadcasting Corporation che ha avvertito la popolazione di tenersi lontana da un’area di circa trecento chilometri a sud-ovest di Alice Springs. Gli animali saranno uccisi da proiettili lanciati da elicotteri nell’ambito di un programma di abbattimento aereo finanziato dal governo che durera’ fino a meta’ giugno. (AGI) .
24 maggio 2013