L’associazione ha riscontrato E. Coli resistenti nell’84% dei 45 campioni comprati in Italia, a Milano e a Roma. I risultati sono stati segnalati al ministero della Salute. Diffuso un decalogo: non interrompere mai la somministrazione di antibiotici in anticipo e cuocere bene la carne.
La diffusione di batteri resistenti, percorrendo la catena alimentare dagli allevamenti sino alla tavola, incide fortemente sul rischio che gli antibiotici perdano il loro effetto curativo negli uomini. I risultati di un’inchiesta di Altroconsumo dimostrano la gravità del fenomeno nel settore. Sono stati analizzati a livello europeo 250 campioni di petti di pollo per valutare la presenza di batteri (famiglia Enterobatteriacea) più inclini di altri a sviluppare un meccanismo di resistenza agli antibiotici. Risultato: trovati E. Coli resistenti nell’84% dei 45 campioni comprati in Italia, a Milano e a Roma.
I risultati sono stati segnalati al ministero della Salute.
“I risultati del test – spiega Altroconsumo in una nota – dimostrano che il problema della resistenza agli antibiotici è molto diffuso ed è strettamente legato al tema della sicurezza alimentare: occorre migliorare il monitoraggio dell’uso di questi medicinali in ambito veterinario con sistemi di sorveglianza più severi. Serve un sistema che lavori maggiormente sulla prevenzione delle malattie animali, per ridurre la necessità di usare gli antibiotici. Non solo: visto i rischi per l’uomo, sarebbe opportuno conservare una classe di antibiotici da usare solo per gli animali e non per le persone, in modo da limitare i danni. Queste le richieste girate al ministero della Salute da cui ci si aspetta interventi chiari e maggiore informazione ai consumatori”.
Ed è proprio sulla base di queste considerazioni che Altroconsumo ha elaborato alcuni suggerimenti:
-Solo il medico può decidere se prescrivere un antibiotico. Se ne hai in casa, non prenderlo senza il suo parere.
-Se prescritto, assumilo per il periodo indicato e agli orari prestabiliti.
-Se hai dimenticato di prendere una dose di antibiotico, assumi subito la successiva, ma mai una dose doppia.
-Non interrompere la cura antibiotica troppo presto, magari solo perché sono scomparsi i sintomi: potrebbero essere stati eliminati solo i batteri meno resistenti.
-In cucina lavati bene le mani, prima e dopo aver toccato il cibo.
-L’unico modo efficace di uccidere i microrganismi è cuocere bene la carne: al centro deve raggiungere una temperatura di almeno 70 °C.
-Lava posate, stoviglie e superfici che sono state a contatto con la carne cruda.
-Non mettere mai la carne cotta nello stesso piatto in cui l’avevi appoggiata cruda e, anche in frigo, separa gli alimenti crudi da quelli cotti.
Quotidiano sanità – 25 settembre 2013