Arzignano. I cani dei vicini abbaiano tutto il giorno, la procura ordina il sequestro
Denuncia dei vicini e singolare decisione del pm. Madre e figlia sono state querelate per disturbo della quiete pubblica
ARZIGNANO (Vicenza)— I cani abbaiano troppo. I vicini non sono più in grado di tollerare: alla polizia locale, a cui si sono rivolti più volte, parlano di versi ed ululati continui, di giorno e di notte, a minare il sacrosanto riposo. Esasperati, presentano denuncia. Per disturbo alla quiete pubblica, allegando addirittura la registrazione audio mp3 dei versi dei due meticci. Risultato: il pm dispone il sequestro preventivo delle bestiole, che vengono affidate in custodia giudiziaria al canile. Una decisione con pochi precedenti. Per la disperazione di madre e figlia che ora dovranno affidarsi a un legale per riavere i loro fido e per difendere la loro posizione. «I vicini li hanno istigati, era tutto organizzato per poterceli via».
L’incredibile storia arriva da Arzignano. Protagonisti due cagnetti di un anno: Charlie e Chanel. Nei confronti delle padrone, Paola Mansura, 47 anni, e la figlia Alessia Rigoni, di 21, alcuni condomini e vicini hanno presentato denuncia. Una sorta di comitato dei residenti di via Marchetti. Che non sono in grado di sopportare guaiti ed ululati a tutte le ore del giorno e della notte, sostengono. Accuse che mamma e figlia respingono con forza. «Mia figlia è a casa tutto il giorno, e sa bene se i cani disturbano – fa sapere Paola Mansura – Di notte, poi, se davvero avessero abbaiato, avrebbero disturbato anche noi visto che dormono sui nostri letti. Che siano dei buoni cani lo hanno potuto constatare anche i vigili e il padrone di casa che sono stati qui tre settimane fa. Le bestiole non hanno emesso suono», prosegue l’operaia, convinta che sia stato tutto architettato.
«Ho sistemato la recinzione, e non li faccio più uscire in giardino perché i residenti non possano lamentarsi. Se hanno registrato i loro ululati è perché probabilmente li hanno istigati, era tutto organizzato. Come hanno fatto con l’altro cane – prosegue la donna -. I condomini lo stuzzicavano di continuo con un bastone e col tempo si è incattivito, è diventato aggressivo, così come hanno constatato i veterinari dell’Usl che lo hanno abbattuto». «Un’angoscia» prosegue la 47enne che racconta anche di quando, martedì, la polizia locale ha eseguito il sequestro preventivo dei due meticci, provvedimento emesso dal pm Paolo Pecori. «C’era solo Alessia a casa, si è vista l’agente col giubbino antiproiettile, manco fossimo delle delinquenti. Lei mi ha chiamato piangendo, non ha nemmeno avuto il tempo di salutare i cani, che a fatica sono voluti entrare nel trasportino. Ora non possiamo far altro che andarli a vedere in canile». Mentre i residenti tirano un sospiro di sollievo. «Ci sono bambini, disabili, non si poteva più vivere con quei cani », chiarisce al campanello la famiglia Bevilacqua. «Io amo gli animali e i cani, qui, in questa via, ne abbiamo tutti, ma non abbaiano per ore come facevano i loro: quando rimanevano soli in casa facevano un pandemonio – spiega la vicina Carola Dalla Barba – abbiamo cercato di spiegarlo alle due, avrebbero dovuto prendere provvedimenti».
Benedetta Centin – Corriere Veneto – 20 settembre 2013