Prove tecniche di distretto agroalimentare. Stiamo parlando dell’Altipiano di Asiago che – grazie anche ai finanziamenti del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – sta muovendo i primi passi per “fare sistema” attorno a un’azienda apripista, un marchio noto nel mondo come la “multinazionale tascabile” Rigoni, controllata dall’omonima famiglia veneta.
Ecco i numeri chiave di questo minidistretto emergente, in provincia di Vicenza, che punta tutto sulla qualità. Le aziende agricole sono 250, con 6mila capi da latte e 350 da carne, in ripresa dopo la stagione della “mucca pazza”. La produzione di latte è di 270mila quintali (comprese le malghe) interamente trasformati in formaggio con un valore della produzione di 13 milioni di euro. Le malghe sono 90: 31 quelle in cui si lavora direttamente il latte e dove si producono 15mila forme di formaggio. Solo qui lavorano almeno 350 famiglie con diversi ruoli (malgari, casari, bergamini, vaccari, agricoltori in genere, ecc.). La superficie totale a pascolo è di 7.775 ettari. Asiago, appena 7mila abitanti (anche se ha un liceo e una scuola alberghiera) in alta stagione moltiplica la ricettività e si arriva almeno a trentamila presenze per diversi mesi l’anno. Moltissimi gli stranieri che acquistano i prodotti locali e poi, quando finite le vacanze tornano alla loro case, li vanno a cercare anche nelle città di origine: confetture, formaggi, ecc.
Il Sole 24 Ore – 9 luglio 2013